Giacomo Raspadori in rampa di lancio. Il gioiellino del Sassuolo, intervistato dal "Corriere dello Sport", è tornato a parlare della sua convocazione in Nazionale e di altri temi legati al suo presente e passato. Di seguito le dichiarazioni principali.

Sulla convocazione in Nazionale

"Una cosa grandissima e fatico addirittura a capire ciò che è successo. Di certo si tratta del coronamento del lavoro di una società che da anni punta tanto sui giovani. Essere stato chiamato da Mancini è un motivo di orgoglio che condivido con tutti coloro che mi hanno aiutato. Mancini? No, non ci siamo sentiti, ma ci tengo a ringraziarlo".

"Come l'ho saputo? Tramite il telefonino. Mi è arrivato un messaggio con l’elenco quando ero a casa con mio padre Michele, mia madre Roberta e mio fratello Enrico. Un’emozione fortissima e averla vissuta con i miei, è stato ancora più bello”.

Su Euro 2020

"Mi sento pronto perché i valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia e dal Sassuolo mi portano sempre a essere pronto a livello psicologico per dare il meglio di me ovvero tutto quello che ho dentro”.

Su Mancini

"Mi hanno detto che c’era Salsano a vedermi a Parma. Spero che abbia apprezzato la mia passione, quella che mi ha sempre contraddistinto. Sono uno che non molla niente, che aiuta il compagno in campo e nella vita di tutti i giorni. Avere continuità d’impiego nel Sassuolo mi ha dato tanto e ha fatto crescere la consapevolezza nei miei mezzi. Lo devo soprattutto a De Zerbi che mi ha messo in condizione di esprimermi al massimo”.

Su De Zerbi

"Senza di lui sarà difficile perché in questo triennio ci ha dato tanto. Io non smetterò mai di ringraziarlo: il suo calcio è complesso e va capito, soprattutto da un attaccate come me che non ha centimetri: il gioco palla a terra, i tagli e i dialoghi fitti mi hanno favorito”.

Sui suoi idoli

"Eto’o nell’anno del triplete dell’Inter e Aguero che penso un po’ mi assomigli fisicamente. E’ un mio punto di riferimento”.

Sulla prossima gara con la Lazio

"E’ una gara importante per noi perché abbiamo qualche chance di arrivare settimi. Sarà difficile riuscirci perché noi dovremmo vincere e la Roma perdere a La Spezia, ma intanto pensiamo a conquistare altri tre punti in casa e poi vedremo quello che accadrà”.

Raspadori (Getty)
Raspadori (Getty)