Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa in vista del derby contro l'Inter di Simone Inzaghi, in calendario domani alle ore 20:45.

Milan, Pioli in conferenza stampa

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"Possiamo usare tutti i termini che crediamo: orgoglio, responsabilità, appartenenza. Per la classifica, per l'eliminazione di giovedì, per lo Scudetto dell'Inter è una occasione per il riscatto, per l'orgoglio. Sono stati giorni di lavoro, perché ormai è passata e l'eliminazione c'è stata. Felici non lo siamo stati, abbiamo provato a concentrarci su ciò che c'è da fare domani".

Sul derby

"Una vittoria nel derby sarebbe importantissimo per tutto ciò che abbiamo detto prima. Non parliamo di me, se ne sta parlando troppo e da troppo tempo: credo che questo non abbia fatto bene a nessuno, ma non a me".

Sulle critiche

"Il mio Milan può ancora dare tanto. Non mi interessano le critiche. Voi giornalisti e i tifosi possono criticare e giudicare, c'è chi l'ha fatto con più rispetto o con meno rispetto".

Sui tifosi

"La cosa più importante è che domani ci saranno 70mila tifosi che spingeranno il Milan, il resto interessa poco. Non interessa di Pioli, ma ciò che farà il Milan domani. Servirà il miglior Milan possibile. C'è chi pensa che non abbiamo mai cambiato niente dei derby, ma domani dobbiamo far di tutto perché non lo vincano domani".

Sui big

"Se la squadra attraversa un momento difficile da lungo tempo vuol dire che la condizione e la qualità può stentare ad arrivare, ma non era il nostro caso. Non siamo riusciti a giocare al nostro livello, come qualità e energia. Anche se sono state due partite più equilibrate di quel che si pensa; noi abbiamo tirato di più. Il loro primo gol a Roma è evidente in quel che siamo mancati. Il passato è storia, anche se non è positivo non essere passati. Domani serve livello alto, di più Dopo la Roma ho detto che li avevo visti bene i giocatori? Eh, ora non lo dico più... (ride, ndr)".

E continua: "Rimpianti? Non rispondo, nel senso che non do nessun voto, nessun bilancio, lo faccio alla fine. I giocatori sanno tutto, sanno l'importanza, poi bisogna metterlo sul campo".

Sulla formazione

"La formazione la scoprite tra poco tanto... Come si fa a non preparare bene una partita così importante dal punto di vista mentale? Per le scelte tattiche credo che potrei far tutto: cambiare tutto, confermare tutto, sono aperto a tutto".

E sul futuro

"A fine anno farò le mie valutazioni, sicuramente mi porterò via qualcosa. Come farà il mio eventuale successore a far meglio di me? Non mettiamo il carro davanti ai buoi per certi giudizi e certi commenti, non sono di mia pertinenza in questo momento. Poi alla fine tireremo le somme, poi vi dirò ciò che penso della stagione, perché e per come certe cose sono successe, sia positive che negative. Se sarete d'accordo bene, altrimenti me ne farò una ragione".