Mattia Perin, portiere del Genoa, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport in occasione della consueta intervista post partita per commentare il pareggio con il Verona. Queste le sue dichiarazioni.

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Sul Coronavirus

"Mi hanno dato fastidio i cliché sul giocatore che non sta attento, che è superficiale. Non mi sono trovato in quello che è stato detto. Ci siamo stufati di passare per quelli che scherzano, ridono. Siamo persone".

Sul pareggio col Verona

"Possiamo dare solo un nome: squadra. Abbiamo passato davvero un periodo difficile con giocatori che si sono allenati pochissimo, compreso me. Abbiamo deciso di non avere alibi, di essere compatti e cercare di non ripetere la stagione dell'anno scorso. E' fondamentale fare punti e da queste partite passa il nostro percorso. Abbiamo vinto la prima partita col Crotone, a Napoli è stata una partita un po' strana. Il Verona era sulla bocca di tutti l'anno scorso e lo sarà anche quest'anno.

A noi piacerebbe, con il lavoro giornaliero e con la compattezza di squadra, riuscire a sorprendere le persone. Senza fare voli pindarici, senza dire che faremo una grande stagione. L'obiettivo è la salvezza e lo sappiamo. Però dentro di noi ci deve essere il seme della sorpresa per i tifosi, per la gente che sta soffrendo e ci tifa. Desideriamo migliorare la stagione dell'anno scorso".

Sul momento più difficile


"L'inizio. Non mi va di fare polemica, ma degli attacchi secondo me insignificanti che ci sono stati. E' una malattia subdola, non sai mai dove la prendi e come la prendi. Siamo giocatori ma siamo persone normali. Come le altre persone andiamo a cena, sempre protetti con la mascherina. La società sta facendo un lavoro straordinario, i dottori non ci hanno fatto mancare nulla. Mi sento di fare un plauso da parte della società che sono stati strepitosi".

Perin (Getty Iamges)
Perin (Getty Iamges)