Rinnovo contrattuale per Parolo, il suo legame con la Lazio è stato prolungato fino al 2020. Oggi alle 14 conferenza stampa del centrocampista a Formello, ecco le suo parole: "Contento per il rinnovo; è stato fatto tutto senza ansia, con il Presidente ero già d’accordo da maggio. 
E’ il momento della verità, quella contro il Torino è la partita più importante per noi. Bisogna ragionare di partita in partita e la Lazio dimostrerà progressivamente il suo valore e la sua identità di gioco. Dobbiamo andare a Torino per fare la prestazione, il risultato sarà una conseguenza. Contro il Bologna abbiamo fatto bene, c’è stata la voglia da parte di tutti, ma avremmo potuto ribaltare la partita. 

Il mediano è un ruolo nuovo per me, lo faccio volentieri. Non sarò mai Biglia perché ho le mie caratteristiche: perderò in qualcosa ma guadagnerò in altro. Aspetto Lucas perché è il numero uno in questo ruolo e deve ispirare tutto il gruppo per lo spirito che profonde.

Non mi aspettavo una carriera simile ma sono contento perchè nella mia vita mi sono sempre messo in testa di superare i miei limiti mettendomi sempre in gioco. Ogni volta sono riuscito a superarli e questo significa che ho tanta voglia di dimostrare ciò che valgo. Ho 31 anni ma quando vengo al campo mi sento ancora il più giovane della squadra per la voglia che ho di giocare. Sono felice di avere la possibilità di giocare con la Lazio fino a 35 anni: mi godrò questa possibilità fino alla fine.

Biglia è un combattente, non vorrebbe saltare nemmeno un minuto d'allenamento. E’ contento per come sta recuperando, è voglioso di tornare a darci una mano. Spetterà ai medici capire quale sarà il momento migliore per tornare in campo evitando ricadute.

Inzaghi sta facendo molto bene, è una lieta sorpresa per me. Ero curioso di vederlo da inizio stagione in un campionato complesso come questo. Ha affrontato tutte le difficoltà con grande spirito, è una persona vera.

Le prossime tre partite ci riveleranno il nostro futuro, ci faranno capire quello che stiamo diventando.

Nella mia testa ho un progetto, ma dobbiamo continuare a lavorare. Ci sono delle basi per questo progetto e spero si possa iniziare un ciclo: ci sono stati troppi alti e bassi nel mondo Lazio negli ultimi anni e ora so cosa serve per far bene. Tutto ciò che di male è stato fatto lo scorso anno ci serve oggi per migliorarci affinchè la squadra possa dar vita ad un ciclo migliore. Siamo solo agli albori però, ora pedaliamo e vediamo cosa ci riserva il futuro.

Con Inzaghi se gioco da mezz’ala a volte faccio dei movimenti per liberare i compagni: Keita contro il Pescara ha segnato perché io e Milinkovic abbiamo portato via due uomini. Capiterà di segnare su un assist di un compagno. Per caratteristiche di squadra può capitare che io debba difendere un po’ di più rispetto al solito. Sono in ritardo con il gol, dovrò farne almeno 5 o 6 in campionato.

Qui si sta bene e si può fare bene: abbiamo portato 50 mila persone a Lazio-Empoli, ho ancora la pelle d’oca quando rivedo il filmato che ho sul cellulare e voglio rivivere quelle emozioni. Spero che questi, attraverso risultati positivi, credano nel progetto".