Eusebio Di Francesco, ex allenatore del Verona, ha parlato del suo futuro e della stagione di Serie A nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

Intervista a Di Francesco

Esonero? «Sì il calcio non ha più memoria ma fa parte del gioco. Comunque quando nel mio caso un allenatore non fa bene per più di 30 partite tra Sampdoria, Verona e Cagliari, è anche perché non ha avuto modo di dare continuità al proprio lavoro. Con questo non voglio fuggire dalle mie responsabilità. Si dice fossi legato ai soldi, ma alla Sampdoria, dove volevo andar via già alla 2a giornata perché non ero d’accordo con le scelte, ho rescisso e non sono stato esonerato. Stessa cosa ho fatto a Cagliari. A me piace allenare con le persone giuste».

Intervista a Di Francesco sulle sue esperienze

Roma? «C’è un po’ di rammarico. Non ho rancore, ma solo voglia di rimettermi in gioco. Ho portato anche il Sassuolo in Europa League. Io sono abituato a lavorare con quello che ho. Non ero d’accordo con quel mercato, ma sono stato io a lanciare Zaniolo, quando alcune squadre non lo volevano neppure in prestito, ma l’esordio con il Real Madrid era per fargli capire che credevo in lui. Tornassi indietro non accetterei il mercato fatto. Non l’ho mai detto pubblicamente solo all’interno della squadra. In questo Mourinho è un grande, proverò a migliorare anche in questo».

Friedkin? «Mi piace la loro gestione. Ho gioito per la Conference e mi è piaciuto il mercato. La Roma è costruita bene, può togliersi soddisfazioni. Ora anche i tifosi danno la spinta giusta anche dopo gli errori e le sconfitte».

Udinese e Atalanta? «Sottil sta facendo un ottimo lavoro. Ha potenzialità fisiche e tecniche come richiede il calcio moderno. Senza coppe l’Atalanta può andare lontano».


Juve e Inter? «La Juve paga gli infortuni, la toruneé estiva uccide. Non ha potuto fare una preparazione giusta. I giovani sono interessanti ma sono stati costretti a essere titolari. L’Inter ha avuto qualche stop di troppo, ma potenzialmente è fortissima. Occhio al Napoli di Spalletti che ha trovato l’alchimia giusta».

Di Francesco sul futuro

Futuro?  «Italia o Spagna dove si possa giocare con il 4-3-3 o il 4-2-3-1 che piace a me. In passato mi voleva il Siviglia».

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