Sfumato l'arrivo di Mertens, l'Inter potrebbe decidere di puntare nuovamente su Sanchez, chiedendolo in prestito al Manchester United per un altro anno. Quando non ha avuto problemi fisici, il cileno ha dimostrato di poter dare una grossa mano a Conte e di duettare alla grande con Lukaku. In un'intervista alla BBC, intanto, l'ex Udinese ha parlato del suo arrivo ai Red Devils e del suo rapporto con Mourinho, che all'epoca allenava proprio il club inglese: "Dico le cose come sono: secondo me Mourinho è uno dei migliori allenatori del mondo sia nel modo in cui allena che nel modo in cui studia i video o in cui fa le cose.

All'interno del gruppo però c'era sempre la sensazione che tu fossi nella squadra e poi fuori. A volte non ha giocato, poi l'ho fatto, poi ero di nuovo fuori e come giocatore perdi fiducia, ogni giocatore così facendo perde la sua sicurezza. A poco a poco si è creata un'atmosfera che non era salutare. A volte giocavo bene, segnavo, ma lui poi mi escludeva. Io mi ripetevo sempre che amavo il calcio. Gioco con il pallone da quando ho 5 anni se mi tolgono la palla è come se mi togliessero l'allegria. Io sono così".