Il malumore del Presidente Berlusconi, in merito al momento no del suo Milan? Prontamente smentito. Le famigerate "Sconfitte inaccettabili", perché derivate da incontri nei quali i rossoneri sfidavano calciatori "Che guadagnano 5 volte meno", sarebbero già illazioni passate: anzi, frasi che, secondo Berlusconi sarebbero state erroneamente riportate dalla nota ANSA di ieri. Tutto rimesso a posto, anzi, oggi, con una telefonata prima a Filippo Inzaghi e poi all’A.D. Adriano Galliani. Basterà? Dipende solo dalle prossime partite.
La doppia sfida con la Lazio può difatti decidere il futuro di Inzaghi. Il Milan affronterà dapprima i biancocelesti all’Olimpico, sabato, in campionato e martedì nei quarti di finale della Coppa Italia. Il club, che prima d’ora non ha mai pensato di mettere in discussione il tecnico nonostante gioco e risultati siano mediocri da tempo, non ha ancora pronto un piano B ufficiale e definito: anzi. Le opportunità sono molteplici.
Facile e economica sarebbe la scelta interna: Brocchi, allenatore della Primavera, o Tassotti, che però si è sempre sentito più a suo agio nel comodo ruolo di secondo. In ultimo ci sarebbe il clamoroso ritorno di Clarence Seedorf, ancora sotto contratto. Se invece Berlusconi e Galliani decideranno, con dei buoni motivi, di voler puntare su un allenatore già fatto e d'esprienza, ad oggi sarebbero solo tre i nomi di grandi allenatori svincolati.
Il primo è Luciano Spalletti. Profilo gradito per il calcio fatto vedere a Udine e Roma, dove ha conquistato due Coppe Italia e dato filo da torcere all’Inter di Mancini, nettamente più forte sulla carta. I 4 anni allo Zenit hanno arricchito il bagaglio culturale e il palmares dell’allenatore che ha vinto due volte il campionato russo. Nella squadra russa aveva un contratto da 3,3 milioni annui come ,anager, con l’incarico di decidere anche il mercato. Più che i soldi è la garanzia di avere voce sul mercato che stona con quella che è la storia recente del Milan, ma vista l’emergenza Galliani dovrebbe fare un passo indietro.
Il secondo nome, ancora più prestigioso, è quello del santone olandese Dick Advocaat, uno che può vantarsi di aver lavorato con Rinus Michels. Grande esperienza, ha allenato in ogni parte del Mondo e a più ripresa la Nazionale dei Paesi Bassi. Il miglior risultato è la Coppa Uefa con lo Zenit nel 2008, travolgendo in semifinale 4-0 il Bayern di Luca Toni. Nella stagione 2012/13, ultimo suo campionato pieno, vince la Supercoppa d’Olanda con il Psv, ma non il campionato nonostante 103 gol in 34 partite. Breve incarico alla Serbia e oggi è libero.
Ultimo l’allenatore spagnolo Juande Ramos. Andato via dal Dnipro per la situazione in Ucraina doopo una carriera passata in Spagna, Inghilterra e Ucraina. Balza agli onori della cronaca per le due vittorie consecutive in Coppa Uefa con il Siviglia nel 2006 e 2007, impresa che non accadeva da 20 anni. Nel 2007 si è perfino giocato la Liga con Real e Barça, finendo terzo a soli 5 punti dalla coppia di testa e ha vinto la Coppa del Re. Al Tottenham vince la Coppa di Lega, ma va male in campionato. L’anno dopo dalla 15^ è l’allenatore del Real Madrid che quasi rimonta il Barcellona prima di un crollo nel finale cominciato col 2-6 al Bernabeu. L’anno scorso è arrivato secondo col Dnipro nel campionato ucraino.
Tutte ipotesi, però, al momento. Il futuro di Inzaghi dipenderà solo dal doppio confronto con la Lazio. Se le cose andassero male, eventualmente, si penserebbe a come proseguire una strada che, ad oggi, pare particolarmente tortuosa. Per superarla sin da subito, forse, potrebbe intervenire anche il grande vecchio Arrigo Sacchi, in veste di 'tutor'. Una presenza che non pare certo graditissima ad Inzaghi, ma che potrebbe esser accettata, e di buon grado, dal suo erede. Ora o a giugno prossimo.