Solo pochi anni fa, tra i tanti eredi di Messi che il Barcellona era pronto a sfornare c'era Alen Halilovic. Il più giovane ad esordire con la nazionale croata, ricordava Messi fisicamente, ma soprattutto con la palla al piede. A 5 anni di distanza di quell'Halilovic è rimasto molto poco e solo una flebile speranza, colpa delle sperienze negative a Gijon, Amburgo e Las Palmas.

Quest'estate è arrivato al Milan, senza proclami, una scommessa a basso costo che poteva fruttare molto. Gattuso dichiarò di vederlo mezz'ala, in molti pensavano che avrebbe fatto il vice Suso. Invece l'arrivo di Castillejo e le difficoltà fisiche di un giocatore che oltre che molto leggero non è veloce lo hanno relegato in fondo alle gerarchie.

Ma la stagione è appena all'inizio e in soccorso di Halilovic arrivano i facili gironi di Europa League. Nella rifinitura in vista del Dudelange il croato è stato provato proprio al posto di Suso che non si è allenato e potrebbe partire a destra, stesso ruolo ricoperto nel debutto in estate contro il Tottenham, con Castillejo a sinistra e Borini inizialmente in panchina. Una buona partita in coppa potrebbe convincere Gattuso, che contro Roma e Cagliari non l'ha nemmeno portato in panchina, a concedergli più minuti in campionato, magari anche a centrocampo. Altrimenti a gennaio riaprirà il mercato e l'Esapanyol si è già detto interessato.