Dopo la cessione di Kovacic, un suo intervento diretto, era stato richiesto a gran voce praticamente da tutto il popolo interista. Erick Thohir si è esposto in prima persona per la cessione del talento croato, specificando di come la campagna acquisti interista non sia però finita qui: certo, il rischio boomerang con Kovacic è alto, ma ci sono delle esigenze, prima ancora che sportive, economiche.
KOVACIC - "Nuovo Pirlo? Il rischio c'è, la gente non si ricorda dei giocatori ceduti che hanno fatto flop. La gente si ricorda di chi ha avuto successo. Credo che il rischio ci sia. Non solo Pirlo, anche Coutinho. Il rischio c'è e dobbiamo affrontarlo. Credo dipenda anche dal sistema di gioco di ogni allenatore, il campionato italiano non è così aperto come la Liga o la Premier. I club europei di oggi, che si sfideranno in una competizione europea, l'Europa League o la Champions League, devono seguire le regole del fair play finanziario. Per inciso l'Inter è uno dei club che hanno firmato questo protocollo".
MERCATO - "Il mercato fatto, tra inverno ed estate, ha portato un gran numero di giocatori. Abbiamo portato Kondogbia, Jovetic, Murillo, Miranda. Certamente non potevano essere presi senza un equilibrio tra entrate e uscite. Questo non deve creare una situazione sbilanciata. Un sacrificio è stata la cessione di Kovacic, l'abbiamo dovuto cedere per il FPF, è stata una decisione difficile per me. E anche quella di Shaqiri, che non era in linea con la strategia di Mancini".
ACQUISTI - "Il mercato è aperto fino al 31 agosto, tutto può succedere. Ovviamente prenderemo giocatori che servono non giocatori che piacciono a me. In difesa e a centrocampo siamo a posto, siamo pochi in attacco. Perisic? E' una possibilità. Ma cederemo anche 2 o 3 giocatori ancora".