Non si sbilancia sul suo futuro in blucerchiato mettendo le esigenze della Sampdoria al primo posto Marco Giampaolo: reduce dal 4-0 alla Fiorentina e dalla salvezza che hanno ridato serenità all'ambiente doriano, l'allenatore a Primocanale ammette che il suo futuro è secondario rispetto a quello della società.

Giampaolo sul futuro: "Prima la Samp"

"La prima cosa era il riassetto, la salvezza economica, finanziaria, chiamatela come volete, tutto il resto me compreso è subordinato. Due anni di contratto, giocatori in scadenza, non significa nulla in confronto al mettere a posto la situazione della Sampdoria. Il mio contratto conta nulla rispetto a cosa rappresenta la Samp. Importante per la Sampdoria in sé, non montiamoci niente sopra".

Giampaolo sulla Sampdoria presa in corsa

"Mi auguro si possa fare il meglio possibile per la Samp. Ci siamo salvati insieme, con 36 punti, per la nostra storia. Non voglio alzare il livello delle cose, per me importava solo la salvezza della Samp. Punto. Della partita del club, o di quello che succederà, io sono uno spettatore come voi. Da subentrato avevo solo un’esperienza, avevo fatto una dichiarazione chiara, alla Samp tornavo perché ci sono stato, perché conosco gran parte dei calciatori, conosco le figure, le risorse professionali, dallo staff medico ai collaboratori, gli uomini, i dirigenti del club, conosco il modo di vivere, la piazza, sono stato tre anni e non sono pochi. È stata una scelta fatta in funzione della Samp. Ho avuto anche altre opportunità ma non sono andato perché ritengo non sia la mia caratteristica subentrare in corsa. Qui mi sono detto: siccome ci son tanti calciatori che ho allenato quel filo lì lo possiamo riannodare. In qualche modo".

Giampaolo sul poker della Samp alla Fiorentina

"Con la Fiorentina abbiamo visto la miglior Sampdoria della stagione perché sono state scaricate tutte le zavorre, tutti i pensieri negativi, e ha fatto una partita eccellente. La testa fa la differenza. Mi ricordo alla vigilia del derby, altra partita delicatissima perché si è andati oltre al derby, c’era in palio la salvezza, c’era lo spirito di voler aiutare, e parlo di tutte le figure, tifosi compresi. Ognuno voleva metterci un pezzettino".