Mattia De Sciglio, difensore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini de l'Equipe in una lunga intervista. Queste le sue parole.

Juventus: le parole di De Sciglio

“Quello francese un calcio più rapido, dove anche le squadre minori ci provano senza limitarsi a difendere. E' anche un calcio più fisico. E ormai ho più fiducia nelle mie capacità. E' un peccato che non ci provino. In tanti hanno paura di lasciare il Paese, e invece sarebbe talmente arricchente. All'estero i giovani sono pronti prima anche per partite importanti. L'ho visto in Francia, dove sono più audaci e non temono di sbagliare, perché gli è permesso di commettere errori. Un italiano invece è esaltato alla prima partita buona, e massacrato al primo errore. Così invece di riprendersi, finiscono per perdersi.Da noi siamo sommersi ogni giorno dalla pressione dei media e dei tifosi. In Francia, una volta finita la partita, anche se è arrivata una sconfitta, si pensa a quella dopo senza esasperazione. Il calcio è vissuto più serenamente". 

Su Allegri

"Allegri? È molto pragmatico, non che non gli piaccia il bel gioco. Solo che cerca prima di tutto la solidità. È quello che lo ha caratterizzato durante il suo primo ciclo alla Juventus. Nel 2021 è tornato, ma la squadra era differente. Siamo partiti male, poi abbiamo fatto una serie di 17 partite senza sconfitte in campionato. Se non avessimo perso stupidamente punti, oggi saremmo in lizza per il titolo".

Sulla mancata qualificazione al Mondiale

"Contro la Macedonia è successo quel che può succedere in un match secco in cui ci si gioca una qualificazione. Il livello dell'avversario conta il giusto, può succedere di tutto con gli episodi. Ero in panchina quel giorno, vedevo che ci stavamo facendo intrappolare dal nervosismo, col passare dei minuti".