Quello che non è chiaro è se sia più sorprendente Tommaso, lo studente di Economia che ama cucinare e preferisce un film a una partita di Champions, o Pobega, il centrocampista che è sbarcato in Serie A e nell’Under 21 con la personalità del grande giocatore. Il giovane è il volto nuovo del calcio italiano e vale davvero la pena conoscerlo meglio. Proprio il calciatore di proprietà del Milan è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ecco le sue dichiarazioni:
Pobega e i suo modello
«Da piccolo il mio giocatore preferito era Bastian Schweinsteiger: mi piaceva come si muoveva in campo».
Pobega sul suo Spezia
«Non so dirle se sono sorpreso perché vedo come ci alleniamo e cosa proviamo. A volte riusciamo a riproporre tutto in partita, altre volte no, ma stiamo facendo un bel cammino».
Pobega e gli insegnamenti di Gattuso
«Ho passato con lui pochi mesi, però è stato una guida preziosa nel delicato passaggio al calcio dei professionisti. Gattuso mi ha insegnato a curare i particolari».
Maldini e Pobega
«Mi ha fatto l’in bocca al lupo e mi ha spronato a lavorare bene perché il Milan continua a seguirmi».
La fede calcistica di Pobega
«Ero juventino. Nel 2012 Cagliari-Juve fu giocata a Trieste e io ero uno dei raccattapalle: quella sera la Juve di Conte vinse lo scudetto. Poi ho fatto il raccattapalle anche a San Siro».