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Nicolò Barella, centrocampista cagliaritano dell’Inter, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a France Football. Queste le parole del centrocampista sulla stagione dell'Inter e su quella personale.

Intervista a Barella su Conte

Conte?  «Ha le sue linee guida, quelle che conosciamo da anni, devi solo guardare le partite, si vede. È così abile in tutto, non solo mentalmente, ma anche tatticamente, in allenamento. Non è facile entrare nei suoi meccanismi. L’anno scorso eravamo una squadra di Conte; quest’anno siamo la perfetta squadra di Conte. Ridiamo e scherziamo, perché non siamo nell’esercito, ma abbiamo ancora la vittoria di domenica come nostro obiettivo, non c’è altra scelta». 

Gioco dell'Inter? «Allenatori, ex giocatori, giornalisti, ognuno ha le sue idee e io rispetto le loro opinioni. Ma ancora, prima che l’Atalanta facesse sei gol a partita, abbiamo avuto il miglior attacco, abbiamo la migliore difesa, abbiamo vinto lo scudetto, perché criticare una squadra che ha fatto tutto questo? Dire che preferiamo un altro stile di gioco, il possesso, che sento, ma l’Inter ha optato per una partita in linea con le sue caratteristiche. Perché hai il possesso quando puoi andare dritto in porta con “Lauty”, “Romy” e Hakimi?»

Intervista a Barella sulla stagione

Covid? «A volte mi sentivo molto stanco prima delle partite, al punto da chiedermi: ‘Come giocherò?’ In particolare, sono state le tre partite con l’Italia durante le pause internazionali. Ma, con il nostro lavoro e la nostra passione, la fatica passa in secondo piano. E poi c’era uno scudetto in gioco, quindi abbiamo fatto quel sacrificio fisico»

Intervista a Barella sul ruolo


Ruolo? «Tra i centrocampisti sono io quello che cura un po ‘di più la fase offensiva, che fa da tramite tra centrocampo e attacco. (Marcelo) Brozovic e (Christian) Eriksen sono più nel traffico, io mi proietto come chiede l’allenatore, oppure cerchiamo (Achraf) Hakimi sulla destra di cui conosciamo la velocità»