ORE 11.55 - Il Bari resta senza padrone. Non è stata accettata dalla commissione l'unica offerta presentata questa mattina dal gruppo capitanato dall'ex arbitro Paparesta. All'interno della busta mancava l'assegno circolare (presentato una fideiussione da 3 milioni), ed alcuni documenti non erano tradotti in italiano, oltre ad una firma illegibile. Prossima seduta il 12 maggio. Musi lunghi all'interno dello staff di Paparesta.
ORE 11.42 - Ci sarebbe in ballo, trattandosi di investitori esteri, una fideiussione bancaria da tre milioni di euro. Fideiussione che la commissione sta vagliando in questi minuti. La speranza dei tifosi è che ci si stia prendendo tutto questo tempo per approfondire e motivare un'accettazione. Ma, al momento, appare dura.
ORE 11.20 - Nell'unica busta presentata, dal gruppo capitanato da Paparesta, manca l'assegno circolare. Difficile che il giudice De Simone possa accettare. Sotto il tribunale, intanto, si canta e si intonano cori. 5 piani dividono la passione dei tifosi dalla freddezza delle carte e dei numeri
ORE 11.10 - Come riferito dal nostro inviato dal tribunale, Ezio Azzollini, si sta aprendo in questo momento la busta. Almeno 80 persone in aula. Un centinaio di tifosi fuori sotto la pioggia, grande trepidazione per la decisione della commissione che tarda ad arrivare
ORE 10.50 - Gianluca Paparesta è in aula. E' con assoluta probabilità del gruppo che rappresenta l'ex arbitro l'unica offerta che i magistrati stanno valutando.
E' un giorno cruciale, oggi, per il futuro del Bari. Lo scorso 10 marzo la società pugliese è fallita, con l'era Matarrese che si è chiusa dopo ben 37 anni.
Questa mattina è stata fissata l'asta dai curatori fallimentari per rilevare la società ed in città c'è grande fermento. Fino a ieri erano quattro le società pronte a rilevare la squadra pugliese, le piste più suggestive portavano a russi e turchi. Ma pochi minuti fa, alla chiusura del termine di presentazione delle buste, è stata presentata una sola offerta che verrà valutata intorno alle 11.