AGGIORNAMENTO ore 18:05: Arriva il comunicato del Milan, Mario Balotelli si opera: "AC Milan comunica che domani in Germania, a Monaco di Baviera, Mario Balotelli si sottoporrà a intervento chirurgico per risolvere il problema di pubalgia, che non ha tratto giovamento dal precedente trattamento di terapia conservativa. L’operazione verrà eseguita dalla professoressa Ulrike Muschaweck".
I tempi di recupero rimangono stimati in circa sette settimane, da valutare comunque l'evoluzione del quadro clinico.
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Galliani, non più tardi di ieri, era stato laconico ma chiaro: la decisione della società è presa, Balotelli si opera, per cercare di sconfiggere definitivamente la pubalgia che lo tormenta da ormai due mesi. L'attaccante non scende più in campo dal il match contro il Genoa del 27 settembre ed ha concordato l'operazione con la staff medico rossonero e del Liverpool. Le due società speravano di scongiurare l'intervento chirurgico, che si è reso necessario dopo l'ultimo consulto a Copenaghen con il dottor Per Holmich. Oggi la partenza per la Germania, dove Mario ha deciso di farsi fare un ultimo consulto: davanti si troverà la dottoressa Ulrike Muschaweck, che però molto probabilmente confermerà quanto deciso in Italia. L'intervento potrebbe esser fatto addirittura domattina.
Tempi di recupero? Difficile ipotizzarli, ma sulla carta non meno di 6-7 settimane. Tradotto, non vedremo in campo il calciatore prima di metà gennaio: confermato, quindi, il tesseramento di Boateng, che ormai si allena da tempo a Milanello. La società potrebbe anche pensare ad un ritorno immediato sul mercato (da ieri circola anche il nome del Papu Gomez), ma quella che non cambierà, almeno nell'immediatezza, sarà la disposizione tattica.
Mihajlovic aveva annunciato difatti l'imminente passaggio al 4-4-2, che però prevedeva l'impiego contemporaneo di due tra Bacca, Adriano e lo stesso Balotelli. Nonostante il rientro di Niang - provato peraltro da esterno - ed in attesa del ritorno dell'ex Liverpool, però, le due punte dovranno tornare solo nei progetti del tecnico, che ha espressamente spiegato che, senza alternative in panchina, il modulo "presidenziale" non è attuabile. Tutto rimandato, quindi, a febbraio: anche contro la Juve in campo scenderà il rodato 4-3-3 con Cerci e Bonaventura a supporto del centravanti colombiano. Intanto la squadra riprenderà oggi gli allenamenti alle 15: per sabato sera previsto anche il rientro di Abate.