Il 17 agosto del 2008 moriva uno dei presidenti più importanti della storia della Roma, Franco Sensi. A distanza di 12 anni il club giallorosso è pronto a vivere la sua ennesima svolta societaria, col passaggio dalle mani di James Pallotta a Dan Friedkin.

Rossella Sensi: "La Roma è la mia famiglia"

Di questo ha parlato ai microfoni de "Il Messaggero" l'ex presidentessa giallorossa Rosella Sensi: "Tanto diverso da quando andai via io: il paragone non esiste, proprio per il coinvolgimento e l’attaccamento mio e di chi ha lavorato con me e con mio papà. Scelta dolorosa, ma obbligata. Non avrei potuto comportarmi in altro modo. Lo devi fare e basta. Ma è come se mi avessero strappato un pezzo di cuore. E ogni volta che ne parlo, ho davanti l’immagine di Francesco Totti. Andai a salutarlo di persona al Coni quel giorno dell’addio alla Roma che lui non avrebbe mai voluto vivere. Io ho capito subito che cosa ha provato, essendoci passata. La Roma è stata la nostra famiglia. La mia e la sua".

Roma, Sensi: "Brutto non vincere un trofeo in tutti questi anni"

 "Ci tengo a dire che mai mi sarei immaginata di non vedere vincere la Roma in questi 9 anni. Ho capito, invece, quale è l’intenzione del nuovo presidente. Ha già garantito la sua presenza, almeno questo avrebbe assicurato. E vedrete che farà la differenza. Da imprenditore, preferisce seguire direttamente il club. Dal vivo. Da tifosa questa partecipazione mi riempie di gioia. E sento che c’è nuovo entusiasmo".

Rossella Sensi e Totti nella loro Roma (Getty Images)
Rossella Sensi e Totti nella loro Roma (Getty Images)