Stanno facendo discutere, e non poco, le dichiarazioni dell'agente e del papà di Kvaratskhelia. Nella tarda serata di ieri, infatti, la SSC Napoli ha dovuto rispondere con un comunicato ad hoc diramato sui propri canali per ribadire la volontà di non lasciar partire il giocatore georgiano. Proprio a tal proposito, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, è intervenuto Giuseppe Galli, procuratore e presidente della AssoAgenti.

Caso Kvara-Napoli, parla il presidente della AssoAgenti

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"La situazione Kvaratskhelia è chiara: l’agente non può parlare con un’altra società senza il permesso della società detentrice del suo assistito. Se Jugeli ha avuto colloqui e ottenuto accordo per sé e per il calciatore col PSG senza il permesso del Napoli, allora il Napoli stesso avrebbe anche i margini per agire nelle sedi adeguate. Chiaramente, De Laurentiis dovrebbe avere la certezza e le prove di quanto accaduto.

Le lamentele di Jugeli? Che il Napoli voglia o non voglia alzare il salario di Kvaratskhelia, è a discrezione del club. Quello di Jugeli non è un ricatto, la cosa è semplice: o il Napoli ha dato il permesso loro di parlare con un altro club o non gliel’ha dato. Kvara ha ancora un contratto di quattro anni con il Napoli e De Laurentiis ha tutto il diritto di fare quello che meglio crede. Il procuratore non ha nessun diritto, invece, di parlare con altre società senza il permesso del club. Quando si firmano contratti così lunghi, bisogna prendere il bene e il male della situazione… Uno come Jugeli dovrebbe saperlo: il calciatore deve rispettare quello che ha firmato.

Il valore dei contratti e le parole di Giuffredi? Non entro nel merito nelle parole del mio collega. Personalmente, quando c’è un contratto va rispettato. Poi se Mario ed il suo ragazzo hanno avuto problematiche, questo non lo so. Quando giocavo io c’erano i contratti annuali".