Merih Demiral, difensore dell'Atalanta, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole del centrale turco arrivato in estate dalla Juventus dopo l'addio di Romero. 

Intervista a Demiral sul mercato e sull'Atalanta


Merih, in estate l’hanno cercata molti club?
«Avevo diverse offerte e sì, potevo anche andare all’estero. Ma alla fine…».
…Alla fine ha lasciato la Juve per l’Atalanta. Cosa l’ha convinta?
«Lavorare con Gian Piero Gasperini. Prima di accettare l’offerta nerazzurra, ho parlato con l’allenatore e capito che per me poteva essere una grande opportunità».
Il Gasp chiede ai difensori di stare molto alti, accettare l’uno contro uno. Per voi deve essere una faticaccia…
«Ammetto che all’inizio è stata dura. Devi entrare nei meccanismi, cambiare mentalità, guardare sempre in avanti e prepararti a correre all’indietro. E soprattutto abituarti agli allenamenti intensi di Gasperini. Senza quelli fai fatica con questo gioco. Però credo sia il più adatto alle mie caratteristiche: mi piace cercare l’anticipo sull’attaccante, sfidarlo in continui duelli. E la parte divertente è che puoi sganciarti anche in avanti».

Demiral sul gol al Napoli


Il gol che ha segnato al Napoli è l’esempio perfetto. Sembrava un centravanti.
«Vero! Ha ragione Gasperini quando dice che all’Atalanta i difensori sono pure attaccanti e viceversa. E lo ripeto: questa idea fa divertire noi giocatori per primi e poi anche chi ci vede giocare».
3o posto?
«Siamo una bella squadra, con calciatori adatti per caratteristiche al calcio che vuole il mister. Non so se stiamo facendo qualcosa di speciale, ma ciò che si prova a giocare in quest’Atalanta è che tutto è possibile».
Anche vincere lo scudetto?
«Sull’argomento sposo la linea Gasperini: finché non sono primo in classifica non ne parlo».
Però lei uno scudetto l’ha già vinto a Torino: quest’Atalanta è già al livello di quella Juve?
«Sì. Sono due squadre differenti, sia sul piano tattico che di preparazione: allenamenti intensi come qui a Zingonia non li avevo mai fatti prima. Ma se parliamo di qualità, siamo su livelli simili».

Demiral sul Ronaldo e la Champions


In quella Juve c’era CR7. La mattina in cui lei passò all’Atalanta venne a trovarla a casa per l’ultimo saluto. Bel gesto…
«Normale tra amici. Io e Cristiano siamo davvero legati, lui mi ha sempre aiutato molto e ci sentiamo spesso su whatsapp. Lo considero una delle persone più speciali che abbia mai incontrato».
Ha ancora rimpianti per l’eliminazione?
«Certo. Soprattutto per le due partite che abbiamo perso, con United e Villarreal. Potevamo vincerle entrambe. Ma ora c’è l’Europa League, dove possiamo fare bene. È una coppa importante, basta leggere il nome delle squadre: Borussia Dortmund, Barcellona, Porto... Prima penseremo all’Olympiacos, però».


SKY-VIDEO
Contenuto non disponibile