Alessio Romagnoli, difensore della Lazio, ha parlato del suo momento nel corso di un'intervista concessa a Cittaceleste raccontando passato, presente e futuro

Intervista a Romagnoli


Che vuol dire indossare la maglia della Lazio?

“Per me indossare la maglia della Lazio significa coronare il sogno che avevo da bambino, è un orgoglio e un’emozione, qualcosa anche difficile da spiegare”.


Come è arrivata l’opportunità?

“È una cosa durata diverso tempo. È sempre stato un mio pensiero e una mia volontà quella di venire qui. Con la mia situazione all’epoca, senza contratto, c’è stata questa opportunità e ho pensato fosse il momento giusto per venire qui. Un grazie devo dirlo sicuramente alla società, al presidente che ha fatto uno sforzo, ad Igli (Tare, ndr) che è stato fondamentale. Con lui ho parlato molto tempo di questa situazione, ma anche ai ragazzi, allo staff tecnico e al mister: hanno tutti fatto sì che potessi venire qui”.

Romagnoli su Sarri


Che tipo è Sarri? Con noi brontola spesso...

“L’Olimpico non ha un bel campo. Penso che si veda, non so se lo notate anche voi. Però penso che soprattutto per il nostro gioco il campo deve essere in perfetta condizione”.

Sarri?

“Penso sia il migliore allenatore che ho avuto fino a oggi, ero curioso di vedere come lavorasse con la linea. Non dimentico gli altri allenatori che ho avuto: per me tutti sono ottimi mister. Ognuno ha le proprie caratteristiche, ma nel complesso per quello che piace a me Sarri lo metto come primo, perché cura in modo maniacale la linea difensiva, perché ha dei concetti con la palla che a me piacciono molto. È veramente un mister molto molto forte”.

Romagnoli sul Milan


Dal Milan a zero?

“Non lo so, ma è una domanda che va fatta ai direttori dell’epoca e non a me. Non mi sono sentito abbandonato, ma avevo un accordo con loro e poi non si è deciso di continuare. Loro hanno fatto altre scelte, io ho fatto le mie ed è finita così, in modo molto sereno e pacifico. Con il Milan ho passato sette anni, l’ho sempre detto: è un periodo della mia vita molto bello e che porterò sempre nel mio cuore. Potrò solo parlare bene del Milan”.

C’è una persona a cui devi dire grazie?

“Il grazie penso di doverlo a Sinisa, ha scommesso su di me. E poi Bruno Conti perché mi ha scoperto da bambino”.