Grandi partite chiamano grandi ex, anche se oggi giocano nell'Al-Jazira: Mirko Vucinic racconta il suo punto di vista su Juventus-Roma, gara dello Stadium che vedrà non soltanto la prima contro la seconda, ma anche una possibilità di sognare contro la rottura di un muro, in questi cinque anni, invalicabile. Questo un estratto delle dichiarazioni di Vucinic allla GdS. 

LA FORZA DELLA ROMA - "In generale, possiamo dire che la differenza è l’ambiente e l’abitudine a vincere. Nulla di nuovo, a Roma ci sono spesso troppe pressioni: non è una giustificazione per i giocatori, ma questo a volte si paga. E' solo questione di tempo: anche io ho sfiorato più volte la vittoria là, ma mancava sempre un zero virgola. Spalletti potrebbe averlo trovato adesso: vedo una squadra che gioca benissimo, esprime il calcio migliore in Italia, ed è bellissimo guardarla anche in tv. Spalletti è stato sempre un grandissimo allenatore: non credo gli si possa rimproverare niente. Sia la mia Roma che questa sono squadre di altissimo livello".

SPOGLIATOIO - "Alla Juve i leader sono sempre gli stessi, a partire da Buffon. Non mi sorprende che sia ancora il migliore. Ma non è vero che lo spogliatoio della Roma sia così tanto diverso o più sfaldato: anche là le responsabilità si dividono. Dietro Totti arriva sempre De Rossi e non solo".

ADDIO ALL'ITALIA - "È il solito discorso, forse mi è mancata fame e cattiveria, ma non è una colpa e, soprattutto, non ho rimpianti. Magari potevo fare una carriera diversa però adesso, anche se mi manca un po’ l’Italia, sto benone ad Abu Dhabi. Sono fatto così, che c’è di male?".