Era tutto fatto, o quasi, per saluti e, come d'abitudine dall'introduzione del mondo dei social, lettera d'addio. Poi un'offerta non convincente fino in fondo ed un ritardo sulla consegna di alcuni documenti ha sovvertito ordine ed equilibri: è così che Eder e Soriano sono rimasti alla Samp, ed è così che Eder e Soriano, ancora una volta e nonostante il recente passato, hanno portato la loro Samp ancora più in alto.
Una vittoria fondamentale, quella contro il Bologna, arrivata sì dopo l'espulsione di Rizzo per i rossoblu, ma anche grazie a due colpi da fuoriclasse dei due giocatori che Ferrero era quasi pronto a sacrificare sull'altare del mercato. E poco importa che Eder abbia già fatto intendere di voler ridiscutere un adeguamento contrattuale o che Soriano, a gennaio, al Napoli ci potrebbe finire per davvero. Perchè oggi, la realtà blucerchiata, è fatta di due giocatori decisivi, che grazie alle loro giocate, a conti fatti, hanno contribuito in prima linea ai 7 punti conquistati dalla Samp.
Di più. E' interessante notare di come sia Eder che Soriano, se fossero davvero finiti ad Inter e Samp, sarebbero stati probabilmente delle riserve. Il brasiliano dell'attacco nerazzurro, sia nel caso in cui Hernanes non fosse partito ed anche nel caso di arrivo al posto di Ljajic, schiavo quindi del tridente pesante Jovetic-Perisic-Icardi, mentre il centrocampista delle logiche consolidate di Hamsik e Allan e qualche metro più avanti dalla nuova posizione di Insigne. E' così che, con un po' di fortuna e quel pizzico di lungimiranza, chi si è trovato a scommettere su di loro ad agosto ha evitato una potenziale fregatura in sede d'asta. Almeno fino a gennaio...