André Onana è stato chiaro: non è arrivato all'Inter per scaldare la panchina. Il nuovo portiere nerazzurro, intervistato da DAZN, ha parlato della rivalità con Handanovic, che partirà titolare, come confermato da Simone Inzaghi; pur rispettando il collega, Onana ha l'obiettivo di far cambiare idea al suo allenatore nel minor tempo possibile. Di seguito le parole di Onana.

Le parole di Onana

Le parole di Onana: "Sto apprendendo molto. Sono contento di essere qui. Sono stato a Barcellona e ad Amsterdam, ma in Italia l'allenamento dei portieri è diverso. Qui si vede il calcio in modo differente, c'è un'altra forma di pensiero e questo mi aiuterà molto. Quando ho parlato con Ausilio, mi ha dato subito la sua parola e l'ha mantenuta, il discorso che ha fatto mi ha toccato molto. Conoscevo già il club nerazzurro grazie a Eto’o, ho parlato con lui prima di trasferirmi e mi ha detto che l'Inter era la squadra giusta per me". 

Onana: "All'Inter per giocare, consigliato da Eto'o" (Getty Images)
Onana: "All'Inter per giocare, consigliato da Eto'o" (Getty Images)

Su Handanovic

Su Handanovic: "Samir è un grandissimo portiere, ha fatto tanto per questo club, è il capitano. Devo rispettarlo perché ha fatto molto. Ma sono venuto qui per giocare e rispettare le scelte dell'allenatore. Se decide che è meglio iniziare con lui va bene, l'importante è che vinca il gruppo. Se dovrò stare in panchina, mi siederò tranquillamente facendo il tifo da lì".

Su Lukaku

Su Lukaku: "È un grande giocatore, ha scritto la storia di questo club e sono contento di condividere lo spogliatoio con lui. Ci siamo allenati in Sardegna, ma eravamo già insieme a Miami, ci siamo allenati anche lì ma non abbiamo potuto pubblicare nulla perché non era ancora ufficiale il suo passaggio. In Sardegna abbiamo preparato la stagione sfidandoci a rigori e punizioni, ci siamo divertiti molto".

Sui rischi

Sui rischi: "Adesso ci prendiamo più rischi, sia con i piedi che con le mani. Credo di essere un portiere che ne prende parecchi, mi piace uscire e giocare coi piedi. Con attaccanti come Lautaro, Correa e gli altri credo sia una fortuna poter contare su di loro".