Fatih Terim, nonostante il suo passato nel Milan, ha dato la propria benedizione al passaggio all'Inter di Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco è uno dei pupilli dell'attuale tecnico del Galatasaray che lo lanciò anni fa in Nazionale. Proprio l'allenatore turco è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

Terim su Calhanoglu

«Prima di tutto, sono molto felice! Io adoro Calhanoglu e di lui mi fido. Lo seguo dai tempi del Karlsruhe e, quando ha giocato per la prima volta con la Turchia nel 2013, a 19 anni, in panchina c’ero io... È stato importante anche per me, era il mio debutto-bis in nazionale: lo guardo ancora con grande orgoglio ed è un esempio per i bambini turchi. La cosa bella di questo trasferimento è che Hakan ha potuto scegliere il suo destino: ha voluto l’Inter per restare al top. E non sono sorpreso che sia passato da una squadra all’altra di Milano: dopo quattro anni ci sta. Ormai conosce il Paese e il campionato: sa come poter competere al massimo».

Terim sulle differenze tra Calhanoglu ed Eriksen

«Dopo gli inizi della loro carriera, si sono trasformati in giocatori più completi, si sono adeguati a nuovi stili di gioco. Durante i suoi anni all’Ajax, Eriksen era un classico numero 10, ma col tempo ha dimostrato di poter giocare quasi sulla linea degli attaccanti o da mezzala per poter stare dentro al gioco più a lungo. Anche Hakan, come Christian, ha attraversato un’importante trasformazione in Italia ed è migliorato tantissimo tatticamente. L’Inter ha fatto la scelta migliore per il dopo Eriksen: questo è un buon matrimonio per entrambe le parti».

Terim sul Milan

«Sono felice che il Milan sia tornato nel posto che merita: la Champions è incompleta senza il Milan. Oltre a giocatori esperti, hanno giovani importanti: è un bel mix. Certo, Zlatan è l’uomo di esperienza all’interno del gruppo, ma ormai nel calcio l’età conta sempre meno. Ho fiducia che Ibra possa fare la differenza anche in questa stagione».

Terim sulla Fiorentina

«Se oggi l’Italia è la mia seconda casa, il motivo si chiama Fiorentina. Sono stato molto in contatto con il mio caro amico Cesare Prandelli, ma non è stata una stagione facile per il club. Credo, però, che la lezione sia stata imparata da tutti. Conosco Vincenzo Italiano dallo Spezia: come non esistono giocatori troppo “vecchi”, così non esistono allenatori troppo “giovani”. Spero che porti la Viola dove merita».

Inter, Terim: "Ecco le differenze tra Calhanoglu e Eriksen" (Getty Images)
Inter, Terim: "Ecco le differenze tra Calhanoglu e Eriksen" (Getty Images)