Beppe Signori si lascia il passato alle spalle. Arrestato nel 2011 nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate, l'ex Lazio e Bologna è stato poi assolto e reintegrato dalla Figc. Ora recupera il tempo perduto e guarda al futuro con un sogno da realizzare: diventare allenatore. Ecco la sua intervista al "Corriere dello Sport".

Sul giorno dell'arresto

"Una giornata surreale. Parto da Roma in treno, accompagnato da due agenti in borghese. Mi dicono che mi avrebbero portato in questura senza spiegarmi il perché. Penso che mio padre abbia fatto qualcosa che non doveva con le nostre aziende, poi però arrivano le telefonate, anche quella di mia sorella che mi chiede: “Ma cosa hai combinato?”. Guardo su Internet grazie al telefonino di uno dei due poliziotti e leggo le accuse. Non ci credo. Ero un uomo in difficoltà, distrutto da un’accusa improvvisa e inattesa. Mi era crollato il modo addosso. “Abbiate pietà” non era certo un’ammissione di colpa, come qualcuno l’ha voluta leggere".

Sull'inchiesta

"Non c’era neppure una mia telefonata intercettata. Il capo che non chiama per dare ordini, che non incontra nessuno dell’associazione. A parte quella famosa riunione nell’ufficio dei miei due ex commercialisti... Il mio era un nome noto e spendibile per l’inchiesta. Non ero tesserato per nessuna società e mi piaceva scommettere, cosa che tutti sapevano perché non l’ho mai nascosta. Ero perfetto. Mi sarei aspettato che il pm, prima di chiedere il mio arresto, domandasse agli altri se ero coinvolto e come. Ma, ripeto, con 200 gol segnati in A ero un bel nome per l’inchiesta...".

Sulla grazia della Figc

"È stata importante come l’assoluzione perché, se non si fossero diradate tutte le ombre, la Federcalcio non avrebbe cancellato la radiazione. Sapeste quanto mi è mancato in questi anni l’odore dell’erba... Voglio fare l’allenatore e, visto il mio passato da giocatore, qualche consiglio ai ragazzi o ai più esperti posso darlo". 

Sulle offerte

"Nessuna, ma è normale: sono stato fuori dieci anni e ho passato quello che ho passato. Non mi posso scervellare: vedrete che al momento giusto una proposta arriverà. Magari da un settore giovanile. Sono aperto a tutto. In questo mondo ho tanti amici".