Ancora un no al ricorso della famiglia De Laurentiis contro le norme federali che vietano la multiproprietà nei campionati professionistici. La Corte Federale d'Appello della Figc a Sezioni Unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha infatti respinto anche l'ultimo ricorso presentato contro le nuove norme federali sulle multiproprietà da Aurelio e Luigi De Laurentiis contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale, che lo scorso 4 maggio aveva già rigettato il ricorso avente ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul C.U. n.88/A del 1° ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF.
AdL verso il ricorso al Collegio Garanzia del Coni
La nuova norma vieta le partecipazioni in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente e affine entro il quarto grado, ma secondo la posizione della Filmauro, proprietaria di Napoli e Bari, non può essere retroattiva ed è entrata in vigore quando la società era già proprietaria dei due club: questo il punto su cui battagliano i proprietari di Napoli e Bari, che ora hanno come ultima carta quella di un nuovo ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Con una nuova decisione avversa la famiglia De Laurentiis sarà costretta a cedere uno dei due club entro il 30 giugno 2024, sempre che i pugliesi non salgano prima in Serie A, ripresentando lo stesso conflitto Lazio-Salernitana dell'ultima stagione.
