Albert Gudmundsson, 26enne centrocampista islandese del Genoa, ha parlato nel corso di un'intervista cocnessa DAZN tornado sulla mancata cessione alla Fiorentina.

Intervista a Gudmundsson

Cessione?  "Gli ultimi giorni di mercato invernale sono stati un po' particolari, ma sono contento di essere rimasto al Genoa. Sento di poter realizzare qui gli obiettivi stagionali che mi sono prefissato. Il giorno dopo la fine della sessione di mercato, mentre stavamo facendo colazione, Gilardino si è avvicinato e mi ha abbracciato intensamente. Mi ha sorpreso lì per lì, poi ho letto sul giornale che in conferenza stampa aveva detto lo avrebbe fatto in caso fossi rimasto". 

Gilardino? "A livello tattico, mi dà una posizione di partenza, ma durante la partita sono libero di cercare la posizione ideale. Preferisco partire dal centro, perché posso andare a destra, a sinistra o puntare l'avversario. La cosa più importante, però, è che Gilardino abbia compreso le mie qualità". 

Dribbling? "È una delle mie qualità migliori, mi piace dribblare, soprattutto quando giochiamo in casa e sento i tifosi che si gasano alle mie spalle. Per saltare l'uomo guardo sempre l'orientamento del corpo del difensore: se è girato verso destra vado a sinistra e viceversa". 

Idolo? "Quando ero piccolo era David Beckham, perché mio papà, grande tifoso del Manchester United, mi faceva vedere sempre le partite. Crescendo ho iniziato a seguire sempre di più il Barcellona, il Barcellona di Messi, e penso sia stato uno dei migliori di sempre".