Giovanni Malagò dice la sua. Presente al cantiere del "Viola Park" a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, dove sorgerà il centro sportivo viola, il presidente del Coni ha parlato ai cronisti presenti di un tema importante come il ritorno al 100% della capienza negli stadi italiani. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da "TMW".

Sul progetto del Viola Park

"Sono onesto: io sono stupefatto dall'importanza e dalla qualità di questo progetto. Credo di essere un discreto conoscitore di realtà analoghe, anche molto prestigiose, ma realisticamente quello che ho visto qui oggi non l'ho visto da nessuna parte. Questa straordinaria capacità di riunire tutti i settori della squadra dalla primavera, al femminile fino alla prima squadra. C'è anche un piccolo stadio per femminile e primavera o le amichevoli della prima squadra. Ma anche la qualità del posto che è decisiva, sembra un quadro degli impressionisti. Con un investimento importante e coraggioso. Mi sono permesso di dire a Barone e a Commisso che mi ha chiamato, che è la cosa migliore che potessero fare per la Fiorentina perché il club così patrimonializza qualcosa e lascia in eredità una costa stupenda a tutti i ragazzi e ragazze che vogliono fare calcio. Devo fare davvero i miei complimenti, i ragazzi vorranno venire qui a studiare e ad allenarsi".

Sulla capienza al 100% degli stadi

"Questo è l'intendimento. Poi non è che sono così tante le partite del campionato italiano dove senza la totalità degli ingressi ci sono dei problemi, questo ci tengo a ricordarlo. Non ci devono essere dei limiti. Io devo difendere le categorie come basket e pallavolo che hanno un'incidenza del ticketing molto più decisiva che nel calcio. Tutto il comparto sport si augura che si vada verso la totale riapertura".

Malagò (Getty)
Malagò (Getty)