Capita, in Serie A, di stupirsi per via di alcune scelte, al di là di quelle prettamente moviolistiche, dei nostri arbitri. Come quando, su un punteggio piuttosto deciso, con uno scarto tra le due squadre magari di quattro gol o addirittura superiore, i direttori di gara assegnino lo stesso un consistente recupero. Direttive superiori, evidentemente, visto che non appena qualcuno prova a fare il contrario viene severamente punito.
E' successo il 4 ottobre scorso, durante una partita del campionato dei Giovanissimi provinciali di Bologna, tra Ponte Ronca e Persiceto 85: ospiti in vantaggio colossale, 31-0, al punto che l'arbitro, dopo una breve consultazione, pare, anche con i ragazzi in campo, decide di fischiare per tre volte in netto anticipo rispetto alla fine. Un qualcosa però che non si può fare, un fatto che è stato punito dal giudice sportivo che non ha potuto omolgare il punteggio finale. Risultato? La partita si dovrà rigiocare ed il giovane arbitro, appena 20enne, è stato sospeso. Queste le parole del responsabile provinciale degli arbitri: "Si è trattato di un errore rispetto al regolamento. L'arbitro era consapevole di ciò che ha fatto, tanto che lo ha scritto nel referto. Tiene molto al suo ruolo, ma una pausa di riflessione gli servirà per crescere".