Dopo aver rischiato di giocare il derby di domenica prossima senza due dei suoi uomini migliori, Bonaventura e Menez, il Milan può tirare un sospiro di sollievo. I due calciatori hanno giocato ieri sotto la costante minaccia di prendere un’ammonizione, e saltare così a causa della diffida la stracittadina meneghina.
Scampato pericolo comunque: nessuno dei due ha rimediato un cartellino giallo, e Inzaghi potrà fare pieno affidamento su di loro contro l’Inter. Menez e Bonaventura che, in caso di assenza di Destro, potrebbero anche giocare fianco a fianco in attacco, con il francese ad agire come falso nueve e l’ex atalantino sulla fascia sinistra. L’ex Roma dovrebbe comunque esserci: certo, ha rimediato una forte contusione ossea alla tibia sinistra, ma da casa Milan filtra ottimismo. L'edema osseo è sì presente, ma se il dolore dovesse diminuire già nei prossimi giorni Destro potrebbe tornare ad allenarsi. Si nutre, quindi, anche qualche residua chances per il recupero nel derby: che, però, potrebbe vederlo protagonista ma solo da subentrante, in caso di necessità. Il vero dilemma, stante il ritorno di Menez al centro dell'attacco, risiede a destra.
Già prima della buona prestazione, da subentrato, contro la Sampdoria, la vivacità di Suso aveva impressionato tutti nell'amichevole del Mapei fra Reggiana e Milan (terminata 0-3, doppietta per lui). Ora, in vista dell'Inter, lo spagnolo ex Liverpool si candida prepotentemente per una maglia da titolare: anche contro la Samp, in effetti, Cerci ha deluso le aspettative. Molle, voglioso ma scarsamente efficace a destra, capace di pochi spunti importanti e soprattutto assai poco in grado né di costruire la manovra offensiva né tantomeno di accentrarsi per concluderla.
Ecco perché, nonostante ci sia ancora da valutare il rientro di Honda che potrebbe rappresentare una terza variabile, sempre a destra, Inzaghi valuta. I prossimi allenamenti saranno determinanti per capire chi potrebbe giocare: oggi, passata la giornata di riposo, i rossoneri tornano ad allenarsi alle 15:45, verrà svolta una doppia seduta. A Milanello si respira già l’aria di derby.
Una partita speciale che, anche stavolta, non sarà di Stephan El Shaarawy. Che però finalmente vede la luce in fondo al tunnel. La frattura del quinto osso metatarsale del piede destro è un problema che appartiene al passato: da qui a dieci giorni il piccolo Faraone tornerà al lavoro personalizzato per poi iniziare i primi approcci col pallone. La data fissata per il suo rientro in campo, realisticamente, potrebbe essere il 24 maggio, alla penultima contro il Torino. Ma, in cuor suo, l'ex attaccante del Genoa - che a giugno lo chiederà per l'ennesima volta, in prestito, a Galliani - spera anche di poter giocare prima. Magari alla 36esima, contro il Sassuolo. Per giocare l'ultimissimo spezzone di stagione e convincere Inzaghi - o chi per lui - a confermarlo anche nel 2015-2016.
Proprio El Shaa ha parlato oggi, ai microfoni di Milan Channel: "Sono contento di essere tornato a correre. In questa settimana tornerò anche ad usare la palla. Star fermo quasi 3 mesi è una cosa brutta. Adesso spero di recuperare entro tre settimane, per ritrovare condizione e fiato. Sono fiducioso per l'ultimo mese di stagione. Mi sto allenando tutti i giorni per rientrare il prima possibile".