E ora in casa Inter potrebbe aprirsi un piccolo caso Brozovic. Già nel mirino della critica per via della discontinuità viscerale che lo accompagna fin dal primo momento del suo arrivo a Milano, il croato anche contro il Bologna ha offerto una prova insufficiente. Eppure era partito bene, servendo l'assist (poi risultato decisivo) a Eder per il primo gol nerazzurro.

Poi la lenta involuzione, ed al 57' la sostituzione: dentro Rafinha, fuori lui. Un cambio di ritmo per la Beneamata, che ha beneficiato ancora una volta delle giocate e delle idee del talento brasiliano, già nei cuori dei tifosi e, forse, anche di Spalletti, che pensa seriamente di farne sin da subito un riferimento fisso. Da trequartista, proprio al posto di Brozo.

Che a gennaio è stato vicinissimo all'andare al Siviglia, e poi è stato bloccato proprio dal tecnico, che non aveva sufficienti alternative in rosa. Brozovic, intanto, è stato bersagliato anche dal pubblico di San Siro, tramite una bordata di fischi: lui, nervoso, risponde con un saluto polemico. Spalletti lo invita a mettersi la tuta e poi a fine partita spiega: "Quel che è successo lo devo rivedere bene in tv. Però abbiamo un regolamento: chi esce da questo regolamento si autoesclude, non sono io ad agire. Marcelo era un po’ nervoso, non mi sembra comunque che abbia voluto irretire il pubblico". Starà a Spalletti, ora, capire se estromettere o meno Brozovic dalla sfida al Genoa: Rafinha, di certo, scalpita, e pur non avendo i 90' nelle gambe si candida sempre più per una maglia da titolare fissa. Ed a farne le spese, almeno fino a fine stagione, sembra poter essere proprio il talento di Zagabria.