Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Napoli di Antonio Conte, in calendario sabato alle ore 20:45.
Fiorentina, la conferenza di Pioli
Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:
"Avrò tanta emozione sicuramente perché tornerò a giocare a Firenze, davanti ai nostri tifosi. Antonio è tra i migliori allenatori d'Europa e del mondo. Sarà una bella sfida. Sia io che Conte avremo preparato delle strategie ma saranno i giocatori a fare la differenza, al pari delle giocate".
Sul Napoli
"Il Napoli ha vinto lo scudetto lo scorso anno, ha acquistato grandi giocatori ed è la favorita per il campionato di quest'anno. Il divario tra le due squadre lo racconterà la gara di domani. Noi siamo una buona squadra e anche noi come il Napoli abbiamo avuto due settimane di sosta e ci siamo potuti allenare al completo solo da ieri. Io però ho molta fiducia. Il Napoli gioca insieme da anni e le difficoltà ci saranno ma affrontiamo la gara di domani con fiducia e convinzione"
Sull'attacco
"Che attacco vedremo? Spero efficace. Credo che abbiamo le caratteristiche per mettere in difficoltà un avversario come il Napoli. Dzeko e Kean sono tornati con fiducia, tutti sappiamo cosa possono dare. Gudmundsson ha avuto un problema alla caviglia ma vedremo domani nell'ultimo provino come starà".
Su Kean
"Lui è molto forte ma può ancora migliorare negli smarcamenti senza palla".
Su Nicolussi Caviglia
"Ha lavorato molto bene, mi sembra molto in condizione nonostante sapesse di doversi trasferire in un'altra squadra. Mi pare un giocatore da vertice in un centrocampo a tre, mi sembra un buon acquisto per noi".
Su Comuzzo
"Pietro sta bene, ha vissuto 2-3 giorni con un po' di testa confusa ma è un ragazzo serio, applicato e felice di essere rimasto qua. Lo vedo sempre più determinato e lo considero una certezza. Difesa a zona? Contro il Cagliari abbiamo sbagliato ma sono cose che ad inizio percorso possono succedere".
Sui rigoristi
"I primi due sono Kean e Gudmundsson, poi deciderò volta volta chi è il primo e il secondo o se ce ne sono altri".