Arrigo Sacchi dice la sua. A un mese dall'inizio del campionato, l'ex ct ha parlato soprattutto della lotta scudetto e della situazione Dybala alla "Gazzetta dello Sport".

Sullo scudetto

«Vedo l’Inter in vantaggio. Dal punto di vista tecnico e dell’esperienza, per me, anche nello scorso campionato era la più forte. Poi ha vinto il Milan, con merito, ma i valori rimangono. La Juve è difficile che fallisca due stagioni di fila. Sta comprando giocatori che vanno bene ad Allegri, e questo è positivo. Devono ritrovare quello spirito battagliero che li ha sempre caratterizzati».

Sul Milan

«Lì, a lottare per il titolo. A un patto, però: che dimentichino in fretta quello che hanno fatto, una specie di miracolo, e si mettano sotto a lavorare per cercare di migliorare e di colmare quelle lacune evidenziate nello scorso campionato. Partono dall’entusiasmo per lo scudetto conquistato, e questa è una bella dose di energia, ma guai a loro se si sentono arrivati».

Sul Napoli

«Lo osservo con curiosità e con interesse. Mi sembra che il rapporto tra i tifosi e il presidente De Laurentiis non sia dei migliori e questo è problema. Ma in questo caso sono i tifosi a sbagliare: magari potrà non essere simpatico, ma De Laurentiis li ha portati dalla serie C alla Champions League e ha saputo tenere in ordine i bilanci».

Su Lukaku

«Se l’Inter non gioca bene, anche Lukaku non gioca bene. Ricordiamoci sempre che Maradona, cioè il più grande di tutti, non ha mai conquistato la Coppa dei Campioni, e che Cristiano Ronaldo, comprato dalla Juve per vincerla, non ci è riuscito neppure lui. Che film metti in scena se non hai la trama?».

Sui protagonisti del prossimo campionato

«I giovani, soprattutto. Penso a Tonali e a Barella: voglio vedere come crescono. E mi incuriosisce Pobega, molto interessante. Ma in generale, dato che il calcio italiano sta vivendo un periodo nero, mi aspetto che ci sia un salto di qualità collettivo e che a trascinare questa rivoluzione non siano l’Atalanta, il Sassuolo o il Verona, ma le grandi del nostro campionato. Se Inter, Milan e Juve dettano le regole, allora tutti gli altri li seguiranno. Invece qui si pensa solo a comprare dei giocatori, come fossero delle figurine... Ma il Milan non ha insegnato nulla? Si è fatto male Kjaer, Ibra ha giocato pochissimo, e stiamo parlando di due pilastri, eppure i rossoneri hanno vinto lo scudetto. Qualcosa vorrà dire, no?».

Su Dybala

«Dybala l’avevo consigliato a Berlusconi quand’era ancora al Palermo. È un ottimo giocatore e può essere molto utile, a patto che si metta a disposizione del progetto nel quale viene inserito».