Tantissimi gli argomenti trattati da Alessandro Del Piero nell'intervista rilasciata stamane su La Gazzetta dello Sport, tre in particolari quelli più interessanti: la ripartenza della Serie A post-Coronavirus, la crecita di Paulo Dybala e le partite che l'hanno consacrato nella sua lunga carriera.

Del Piero: "Senza sacrificio non si va da nessuna parte"

Si legge di seguito quanto dichiarato: "Immaginare una ripartenza non è facile, non esiste una logica perché è una situazione mai esplorata. Esistono però dei valori tecnici e umani delle squadre. E questi vengono esaltati nei momenti di difficoltà. Dunque vincerà sempre chi ne avrà di più. La Juve è un po’ più avanti, per qualità assoluta. Ma nulla è scontato Dybala è un giocatore con qualità straordinarie, chi ha i suoi mezzi, il suo talento e aggiungo pure la sua testa, deve fare ancora di più. Paulo non deve porsi dei limiti e deve conquistarsi il futuro. Nessuno ti regala niente, lo dico per esperienza. Alla Juve più che mai. Devi dimostrare tutto fino all’ultima partita, figuriamoci nel mezzo della carriera. Il percorso di Dybala è appena iniziato e sarà ancora più bello, sempre con la maglia bianconera ovviamente. Le mie partite da guardare per conoscere meglio Alessandro Del Piero calciatore? In bianconero tra le più famose scelgo Juve-Fiorentina, ovviamente, e la finale di Tokyo contro il River. In Nazionale Italia-Germania del 2006. Tra quelle che vengono ricordate un po’ meno, cito la vittoria con la punizione contro la Lazio, nell’anno del mio ultimo scudetto, e in azzurro una che sto rivedendo in questi giorni su Sky: la semifinale contro l’Olanda a Euro 2000. Ho fatto il terzino per tutta la partita. Un modo per dire ai ragazzi: ehi belli, potete anche avere talento, ma se non sudate e se non vi sacrificate per la squadra, non andate da nessuna parte".