Direttamente dal carcere milanese di San Vittore, l'ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta Dello Sport. Queste le sue parole

Le parole di Ferrero

"Perché mi trovo qui? Sto scrivendo un libro, devo rimettere mano al titolo e al suo finale. Sono preoccupato, perché ho seicento dipendenti sotto di me che adesso rischiano di non avere più un lavoro. E poi ho un altro grande pensiero. Vorrei sentire i miei figli più piccoli, non ci sono ancora riuscito. Quando ho chiamato l'ultima volta, loro non c'erano. Reggo questa situazione solamente per loro.

A 70 anni trovarmi qui mi fa crollare il mondo addosso e non riesco a farmi una ragione di tutto questo. Anni fa mi avevano accusato di avere preso dei soldi, ci sono voluti sei anni per poi essere prosciolto. Queste cose vanno alle lunghe e poi ti segnano. In futuro vorrei realizzare un progetto proprio per il carcere. Devo fare i complimenti a chi dirige questa struttura. Sono dei signori, mi hanno trattato bene, fanno ottimamente il loro lavoro, sono soltanto sottopagati. Tante persone, anche famose, che io conosco, non hanno mostrato vicinanza al mio caso neppure con una telefonata a mia moglie. Vorrei fare un telefonata a Quagliarella".