Julio Cesar è uno dei simboli di Barcellona-Inter. La sua prestazione, e una parata super in particolare su Messi, nel precedente di lusso del Camp Nou del 2010 fu fondamentale nel cammino verso la conquista della Champions League e del Triplete. Ecco l'intervista all'ex portiere nerazzurro rilasciata alla "Gazzetta dello Sport", in vista del ritorno della squadra di Inzaghi sul campo dei catalani.

Sulla parata a Messi

«È un orgoglio, questa parata mi accompagnerà sempre. Non so se la più bella, ma sicuramente è stata la più famosa e importante. Anche perché tutti me la ricordano. Non solo adesso, che c’è un nuovo Barça-Inter, ma sempre. “Come hai fatto quella volta con Messi?”, mi chiedono ancora. Mi sono allungato per bene... La domanda non è per me, ma per tutta la squadra. Come ha fatto l’Inter a fare quella partita eccezionale? Il Barcellona a quei tempi era da tutti considerata la squadra più forte. E se era difficile fermarli in 11, figurarsi in 10, eppure il rosso di Thiago Motta ci ha unito ancora di più. Venivamo da mesi di crescita, quella era la nostra notte».

Su Xavi

«Se scaviamo nelle nostre carriere, ognuno di noi avrà una partita che lo ha addolorato particolarmente, che vorrebbe cancellare. Loro ci tenevano moltissimo: avevano caricato l’ambiente con la storia della “remuntada” e noi avevamo tutti contro... Ma questa è una partita molto diversa da quella, non possiamo mettere sullo stesso livello una semifinale di Champions da una gara del girone. L’Inter di oggi dovrà mantenere i nervi saldi come noi, questo è chiaro».

Sull'Inter

«Io penso che l’Inter sia una squadra molto solida, ben organizzata e possa pure giocare per vincerla: qualche occasione arriverà e dovrà sfruttarla. Ci saranno momenti di sofferenza, come è normale che sia, e lì bisognerà resistere e rimanere in piedi».

Su Onana

«È talmente importante... Cosa volete che gli dica? Sarà già carico di suo. Tra l’altro, lui è cresciuto a Barcellona e avrà tanti ricordi e motivazioni aggiuntive. Se un tempo il pericolo numero uno era Messi, adesso in attacco loro hanno un altro fenomeno come Lewandowski: posso solo augurargli di fare una parata come la mia su Lewa... Non entro nelle scelte di Inzaghi, Onana è un portiere di grande potenzialità, ma dico che deve sfruttare al massimo la possibilità di giocare e allenarsi ogni giorno con un campione vero come Handanovic».