Le parole dei diretti interessati aiutano a capire meglio. Paolo Maldini ha dichiarato: «Sono sicuro che farò il dirigente solo al Milan, non lo farò da nessun’altra parte». Ha raccontato, invece, Rangnick: «Per me si tratta di avere una certa influenza, che non c’entra col potere, anche se in certe situazioni ne hai bisogno per portare avanti certe cose».  Uno dei due, forse, sarebbe di troppo nella prossima stagione. 

Milan, contatti sempre più fitti con Rangnick

I condizionali sono d’obbligo perché a oggi l'ex Lipsia, non ha firmato un contratto col Milan. Ma i primi contatti risalgono all’anno scorso e, dopo un rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria, sono ripresi su nuove basi evidentemente ritenute soddisfacenti da entrambe le parti. L’arrivo di Rangnick è la condizione essenziale da cui dipenderebbe la permanenza di Maldini. Paolo sarebbe incompatibile con una figura che, oltre ad allenare, si porrebbe anche come punto di riferimento dell’area sportiva.