Matteo Cancellieri, attaccante dell'Empoli, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a  “La Nazione” tornando sulla sua stagione e sulla lotta salvezza.

Intervista a Cancellieri

Torino?
«Una vittoria che ci serviva perché venivamo da un periodo un po’ più negativo a livello di risultati rispetto a come ci eravamo abituati in quello precedente. Ma ci sta, fa parte del nostro percorso. Questi tre punti ci servono per ripartire, sono fondamentali per la classifica e per il nostro morale».


Gol?
«Ho lo stesso pensiero che avevo anche in passato: bisogna essere della partita anche quando non si parte dall’inizio, oltre alla squadra è utile anche a me personalmente. Mi aiuta a formarmi ancora di più come giocatore ed a prendermi delle responsabilità nel momento in cui il minutaggio è minore. Cerco sempre di aiutare la squadra nel tempo in cui sono in campo. Siamo tutti concentrati, sia chi inizia sia chi subentra, questo sicuramente alimenta la forza della squadra».


Gol particolare?
«Un’emozione fortissima perché già da un po’ stavo cercando il gol in casa e ci sono riuscito, anche in un momento in cui stavamo pareggiando. Un gol speciale. Sentire i tifosi che urlano il mio cognome e andare sotto la Maratona e vederli esultare è stato diverso. Non è la stessa cosa segnare in casa o in trasferta. Devo dire che è stata un’emozione unica».

Cancellieri titolare?


Adesso si candida a una maglia da titolare a Lecce?
«L’obiettivo è essere utile sia da subito che a gara in corso. In questo momento sto bene, mi sono ripreso da un problema alla schiena che non mi ha tenuto fuori dal campo, ma mi ha comunque dato fastidio. Adesso ho recuperato, e chiaramente punto a giocare dall’inizio, ma come detto l’obiettivo è poter essere utile sia dal primo minuto che da subentrato».


Un altro scontro diretto, i punti in palio peseranno di più?
«Stiamo affrontando ogni settimana con il piglio giusto, questo se non ripaga subito comunque ripaga nel tempo come successo con il Torino. Dobbiamo continuare su questa strada, a lavorare e pedalare, ed a vedere gara per gara e dettaglio per dettaglio per arrivare all’obiettivo di squadra».


La salvezza passerà dai gol di voi attaccanti?
«Sicuramente, le partite si vincono facendo gol. Il lavoro dell’attaccante è sì legare il gioco e aiutare la squadra, ma soprattutto buttarla dentro altrimenti le partite le perdi o le pareggi. Normale che bisogna fare gol. È quello che mi chiedo io e si chiedono anche i miei compagni di reparto, stiamo tutti lavorando nella maniera giusta. Solo continuando a lavorare in questo modo segneremo tanti gol».