Finalmente la continuità, e adesso dopo il significativo gol all'Inter che può segnare la svolta nella sua stagione Keita Balde non vuole fermarsi: l'attaccante della Sampdoria ha parlato dei suoi primi mesi in blucerchiato, iniziati con lo stop per Covid-19, alla Gazzetta dello Sport.

Keita, il ritorno in Serie A

"Era un mio desiderio ritornare in Italia, il Paese dove ho iniziato la mia carriera da professionista, in un campionato fra i migliori del mondo. Ritrovare Candreva e Adrien Silva? Tutto ha influito positivamente, ma soprattutto la presenza di Ranieri. Al di là del fatto che lui sia oggi il mio allenatore, è un uomo che va rispettato per la sua carriera, per quello che ha fatto e che ha saputo dare al calcio. Lo ringrazierò sempre per la fiducia. Il gruppo, poi, è straordinario. Anche con Quagliarella c’era già un’amicizia lontano dal calcio, Fabio è un grande giocatore e un super professionista. Che giochi o no, è fondamentale per l’aiuto e per i consigli che offre. È stato facile inserirmi".

Serie A, ritorno e inizio complicato per Keita

"Sono abituato, la vita è fatta di avversità. Chi è forte mentalmente riesce a superarle. In momenti simili riesco a dare il massimo e ad andare oltre gli imprevisti. Sono venuto qui con la testa giusta e tanta voglia di fare. La squadra si fida di me, devo dare tutto me stesso per ripagarli. Sono solo all’inizio del mio cammino. Dico la verità: la Samp, intesa come squadra e società, mi è sempre piaciuta sin da quando giocavo nella Lazio e poi nell’Inter. E poi qui nella Primavera c’era pure il mio fratellino Ibourahima. Quando c’è stata l’opportunità di venire non ci ho pensato due volte. Mister e presidente mi hanno fatto vedere il progetto, convincendomi subito. Ho detto sì alla Samp per divertirmi e portarla in alto".

La vicinanza ai piccoli pazienti del Gaslini e l'attenzione ai temi sociali

"Uno deve sentire certe cose. Sono cresciuto in una famiglia umile e in un ambiente tranquillo. Provo ad essere un esempio, anche per mio figlio. Farei tutti i giorni esperienze del genere. Sono gli aspetti che contano nella vita".

Samp: Spezia, Udinese e Parma per chiudere il girone

"Secondo me sono le tre partite più importanti della stagione. Dobbiamo essere mentalmente a posto. Con l’Inter abbiamo fatto un grande lavoro, ma ormai è il passato. Puntiamo a vincerle tutte e tre. Responsabilità? Affatto: avevo la pressione addosso già a dieci anni nel Barcellona. Sono consapevole dei miei mezzi e del fatto che la gente si fida di me: a queste condizioni, vado oltre i miei limiti".

Keita Balde (Getty Images)
Keita Balde (Getty Images)