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Virginia Raggi, Sindaca di Roma, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole del numero uno della Capitale dopo l'apertura di Lotito sul nuovo stadio della Lazio.

Intervista alla Raggi sugli stadi a Roma


Rimpianti per gli stadi di Roma e Lazio?
«Intanto la consiliatura non è chiusa. E quindi, come ripeto spesso, non è finita finché non è finita». 
 
Non ha intenzione di mollare ? 
«Mai, perché noi oggettivamente abbiamo dovuto prendere atto di una situazione che ormai rendeva impossibile costruire lo stadio della Roma lì dove era stato progettato. Ma siamo assolutamente disponibili a sederci al tavolo e a parlare con la AS Roma di altre soluzioni. Non solo, proprio ieri (martedì, ndr) il presidente della Lazio, Lotito, ha fatto un riferimento molto interessante in merito alla possibilità di riqualificare il Flaminio». 

Raggi sul Flaminio e su Lotito


 
Flaminio a Lotito?
«In questi anni abbiamo svolto uno studio insieme all’università La Sapienza, alla Getty Foundation e alla famiglia Nervi per vedere innanzitutto se fosse possibile riqualificarlo e in che modo. Questo studio ha dimostrato che, rispettando una serie di norme e di vincoli, è possibile anche un parziale ampliamento del Flaminio, oltre a una rifunzionalizzazione in base alle esigenze attuali. Siamo più che disponibili, qualora il presidente Lotito volesse sedersi al tavolo, a studiare proposte». 
 
E’ difficile confrontarsi con il presidente Lotito ? 
«Nulla è semplice, ma confrontarsi è il dovere di ogni amministratore. E se c’è un obiettivo comune, le cose si possono realizzare». 
 
Tifosa della Lazio?
«Vi dico la verità: mio marito, che è un grandissimo laziale, ha lavorato ai m i ei fianchi per ventisette anni. Lei capisce...». 

Raggi sul problema degli stadi in Italia

 

Politica frana investimenti e stadi?
«Non sono di questa idea. Io parto da un altro presupposto: vediamo qual è il progetto e valutiamolo nella sua interezza. Mi piace ricordare che in quest’ultimo anno stanno arrivando a Roma tantissime catene internazionali di hotel a cinque e sei stelle. Stanno iniziando a comprare e a investire: questo è un grande segnale di ripartenza, perché Roma ha una straordinaria vocazione turistica».