Cosa farà Zlatan Ibrahimovic nella prossima stagione? L'attaccante svedese, tornato un anno e mezzo fa in Serie A per vincere ancora uno scudetto, è ad un passo dal traguardo tanto sognato, per questo motivo in pensano che a fine stagione possa appendere le scarpe al chiodo.
Milan: Ibrahimovic pensa all'addio
L'attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic resta ancora in scadenza di contratto. Lo svedese in questo finale di stagione sta lentamente tornando in campo, anche se non ancora dal primo minuto.
Con il Milan lanciato verso lo Scudetto e la scomparsa dell'agente Mino Raiola, il futuro di Ibra è passato in secondo piano, ma a fine stagione la società ed il calciatore dovranno decidere se continuare insieme.
Milan: il contratto di Zlatan Ibrahimovic
Considerato lo scarso minutaggio di questa stagione, ovviamente Ibrahimovic non potrà chiedere al Milan lo stesso stipendio di questo campionato da 7 milioni netti a stagione. Per rimanere a Milano, la punta dovrebbe decurtarsi sostanzialmente lo stipendio, anche se essendo arrivato in Italia da meno di tre anni, Ibra usufruisce ancora dei vantaggi fiscali del Decreto Crescita.
Nelle ultime settimane, però, pare farsi largo una nuova strada. In caso di vittoria dello Scudetto, Ibrahimovic potrebbe lasciare i rossoneri ancora una volta da vincente e dire addio alla Serie A, anche se non al calcio. La mancata qualificazione della sua Svezia ai Mondiali, i problemi fisici, la vittoria dello Scudetto e l'addio a Raiola lasciano pensare che il rinnovo si sia allontanato. Il Milan, infatti, sembrerebbe già aver messo sotto contratto Origi.
Ibra garante della famiglia Raiola?
In queste settimane, inoltre, si è anche fatta larga un'ipotesi per il futuro di Ibrahimovic. L'attaccante svedese, che condivideva l'agente con Haaland, Pogba, De Ligt, Donnarumma, Verratti, De Vrij, Balotelli, per citare solo i più famosi, potrebbe restare nel giro.
Ibra potrebbe diventare non un procuratore ma un garante della famiglia Raiola, che continuerà a curare gli interessi dei suoi assistiti attraverso il lavoro di Enzo Raiola e della sua squadra.
