E allora, via Pioli, dentro - ancora una volta - Vecchi; via (forse) Ausilio e dentro Sabatini (qui le parole del nuovo DT); apertura completa e multimilionaria a Conte, con la rassicurazione d'un mercato da big ed un ruolo da manager all'inglese. Ma andiamo per ordine: ieri sera Zhang ha sconvolto tutti: una decisione a sorpresa, la sua, senza preavviso alcuno. Forse al patron nerazzurro - si dice - ha dato fastidio il pre-accordo verbale che il suo tecnico, che comunque sarebbe stato liberato tra tre settimane, aveva trovato già da giorni con la Fiorentina, che a sua volta perderà Sousa. Bergamasco, classe '71, impegnato peraltro nella Final Eight con la Primavera, all'epoca del passaggio dalla gestione De Boer allo stesso Pioli gestì la squadra per due partite: il 3-0 in campionato contro il Crotone (Perisic, Icardi 2) e la sconfitta per 1-2 con il Southampton (1-2). Già all'epoca Vecchi portò in prima squadra l'idea di calcio ed il modulo usato coi ragazzi nerazzurri, il 4-4-2 con ali molto larghe, dal retrogusto di 4-2-4, ma con una seconda punta che in realtà fa da trequartista - Banega - a ridosso del centravanti. Queste le scelte operate, in autunno, da Vecchi:
Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Miranda, Santon; Candreva, Joao Mario, Brozovic, Perisic; Banega; Icardi.
Scelte coerenti, quindi, con la sua impostazione tattica di sempre, che prevede gioco ampio sulle corsie, blocco basso e stretto, disposizione scolastica e lineare. Un'impostazione che, con tutta probabilità, verrà applicata anche in questo finale di stagione: all'Inter al finale di stagione mancano tre partite: Sassuolo in casa, Lazio all'Olimpico, Udinese a San Siro. Difficile che si dia spazio a nuovi esperimenti, se non in ottica rinnovamento. Possibile spazio, quindi, per Gabigol nel ruolo di seconda punta al fianco di Icardi e Pinamonti (18 gol in stagione coi nerazzurrini), che già ha assaggiato la prima squadra, come rincalzo per il capitano. Dietro, senza Ranocchia, il ballottaggio Medel (che però è squalificato contro i neroverdi) - Murillo per un posto al fianco di Miranda (che peraltro non è al meglio) resta: a sinistra, però, al posto di Santon e Nagatomo è previsto Ansaldi, con D'Ambrosio dall'altra parte. A centrocampo, il nuovo intoccabile ovviamente è Gagliardini, anch'egli non proprio al massimo: è lecito però aspettarselo con un compagno diverso da Kondogbia - anch'egli fermato dal giudice sportivo - e Brozovic, per cui l'idea Joao Mario centrale è tutt'altro che da escludere. Candreva e Perisic esterni sono intoccabili, così come anche Banega a ridosso del connazionale. Questa quindi, potrebbe essere un'ipotetica Inter-base di Vecchi per questo finale di stagione.
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