Leonardo Spinazzola a gennaio sembrava ad un passo dal lasciare Roma ed i colori giallorossi. Poi saltato il passaggio all'Inter e mister Fonseca ha iniziato a dargli fiducia con il terzino che ha sfoggiato buone prestazioni tanto da relegare in panchina Kolarov

Spinazzola oggi ha parlato in diretta su Instagram con l'account del club dei capitolini, rispondendo alle domande dei tifosi: "Sto bene. A quest'ora mi godo un po' di relax con mia moglie che mio figlio dorme, sennò è un allenamento continuo. Mi trovo abbastanza bene ad allenarmi a casa. Faccio i miei lavori, quelli che più mi serve. Da due settimane mi alleno con i miei amici di Foligno in video chat. Io mi diverto a vedere loro che soffrono (ride, ndr). Almeno ci divertiamo a distanza. Solo giovedì e domenica riposo, poi ogni tanto anche con mia moglie ci alleniamo insieme".

Coronavirus, le iniziative

"Sono onorato di far parte di questa società. Sapevo fosse grandissimo, ma questo mese si è rivelata una grande società perché questo è un contributo veramente importante e non è da tutti".

La partita migliore in stagione

"Abbiamo fatto grandi partite, ma con il Gladbach abbiamo fatto veramente un grande gara ma prendemmo solo un punto all'andata. Quella è stata contro un avversario molto forte che ci ha stupito a tutti". 

L'esordio all'Olimpico

"E' incredibile giocare lì e lo dicevo già quando ci giocavo contro. I tifosi cantano dal primo al novantesimo e si sente tutto il loro calore. Il debutto è stata una bella emozione. Vedere tutta una curva per te non più contro è sicuramente una bella emozione". 

Il gol-autogol contro il Genoa 

"Potete dirmi che sono scarso, ma dire a un calciatore che ha fatto 22 partite più quelle con la Nazionale che è zoppo non ci sto. Da quella settimana sono cambiato mentalmente. Prima mi buttavo molto più giù e non era da me. Dopo quella settimana mi sono ricreduto sui miei mezzi e ho ritrovato me stesso".  

Il terzino più forte ed una leggenda del passato

"A destra sono indeciso tra Maicon e Dani Alves. A sinistra Roberto Carlos. C'è Ronaldo il fenomeno. Ci sono cresciuto, vedevo tutte le sue cassette. E' il più grandi di tutti i tempi. 

Poi c'è Kolarov che è un terzino incredibile e una qualità imbarazzante. Ha una visione di gioco che hanno in pochi e non devo dirlo io".

Il numero di maglia 37

"Perché all'Atalanta non c'era nè il 7 e nè il 17. Il 3 è il mio mese di nascita, mentre il 7 è il mio numero fortunato. Poi tre più sette fa dieci che è il giorno della nascita di mio figlio".

Su Mkhitaryan

"Oltre a essere un giocatore eccezionale è veramente una grande persona. E' semplice e veramente bravo. A tavola di solito siamo di fronte e scherziamo. Mi ha insegnato qualche parola d'inglese e ci condivido un po' di tempo".