Beppe Iachini continua a camminare su un filo sottilissimo: ancora il presidente Rocco Commisso non ha fatto arrivare alcuna comunicazione. La “bolla” della squadra ed il conseguente blocco da parte della Asl Toscana Centro dei 13 Nazionali della Fiorentina ha…. “traslato” di qualche ora ogni decisione. Domani, alla ripresa dell’allenamento, sarà chiaro se la scelta della proprietà sarà quella di continuare con l’attuale allenatore, riconfermandolo ancora una volta oppure se procedere con l’ingaggio, intanto fino al termine della stagione, di Cesare Prandelli, l’ex ct pronto a tornare sulla panchina viola 10 anni dopo il suo addio, nell’era Della Valle. Mentre la piazza pare aver scaricato ormai da tempo l’allenatore arrivato lo scorso dicembre, il futuro viola, almeno nella “stanza dei bottoni”, deve ancora sancito in via definitiva.
Fiorentina, Iachini ai saluti: pronto Prandelli?
Il patron sta soppesando ogni dettaglio. In estate, era stato lui a puntare fortemente su Iachini, affascinato da quella cultura del lavoro che tanto li accumuna e comunque anche dai risultati ottenuti nel post lockdown, con la difesa capace di laurearsi la migliore della Serie A nell'ultimo terzo di campionato. Non è un mistero che in società si stesse lavorando anche in altre direzioni, ma come sempre ribadito, è stato lo stesso presidente a far prevalere la logica della riconferma, per altro portando in questo modo il contratto del tecnico verso la sua naturale scadenza (2021). E pure ora, prima di gettare tutto alle ortiche, per altro in una stagione assolutamente piena di incertezze legate al Covid, Commisso non intende farsi ingannare dalla fretta. Era stato chiaro già il ds Pradè, la notte tra sabato e domenica, da Parma, a ribadirlo: «Abbiamo quindici giorni di tempo per riordinare tutto quanto». Le scorse ore sono scivolate via tra contatti telefonici costanti, anche col dg Barone. Prandelli ha fatto arrivare la sua disponibilità, tanto è l’amore verso Firenze e la squadra viola, ma tutto deve ancora essere sancito.
