L'Udinese ha concluso la sessione di calciomercato con un tris di colpi, iniziato con Pussetto e Makengo e culminato con l'ingaggio di Gerard Deulofeu arrivato tramite Watford, società controllata sempre dalla famiglia Pozzo.

La soddisfazione di Marino

Dopo tanto lavoro, può gioire il direttore tecnico dell'Udinese Pierpaolo Marino, che a Udinese Tv ha commentato i risultati del mercato della squadra friulana, non lesinando paragoni illustri per lo spagnolo Deulofeu:

 "È stato un gran mercato per l’Udinese, di alto profilo, che si è concluso, dopo i ritorni eccellenti di Pussetto e Pereyra, con l’arrivo di Deulofeu. Per alcune movenze, fatte le debite proporzioni, mi ricorda molto Baggio. L’ho osservato calciare in porta durante l’allenamento di ieri, ha un tocco particolare. È un giocatore top. Va sottolineato come la sinergia con il Watford porta numerosi vantaggi all’Udinese".

Dybala poteva essere nerazzurro?

Il dirigente irpino ha approfittato della circostanza per svelare un retroscena relativo a un argentino molto famoso come Paulo Dybala. Marino non fa mistero di averlo praticamente preso quando era all'Atalanta, ma poi non fu possibile completare l'operazione:

"Non voglio togliere i meriti all’Udinese dell’epoca, però su Dybala sono arrivato io per primo. Nell’ottobre del 2011, ho le carte che lo dimostrano, avevamo bloccato Dybala come Atalanta per 4 milioni e mezzo, quello era il prezzo di allora quando militava in Serie B in Argentina, poi successero cose strane perché intervennero dei grandi intermediari del calcio sudamericani, che io chiamo gli Squali, e all’improvviso la quotazione salì fino a 12/13 milioni. Nell’ottobre del 2011 io avevo parlato anche personalmente con Dybala al telefono. Quando lo incontro da avversario, mi ringrazia ancora perché dice che quella telefonata gli portò fortuna; io lo avevo chiuso con l’Atalanta per 4 milioni e mezzo, ma la trattativa venne inquinata".

Paulo Dybala (Getty)
Paulo Dybala (Getty)