La presentazione del suo libro, "Calcio Totale", è stata solo un'occasione per poter ritornare a parlare dei tempi rossoneri che furono. Arrigo Sacchi si è così raccontato, in vista della cena che ha coinvolto tanti e grandi pezzi di storia del Milan, ai microfoni di una platea pronta, ancora una volta, ad ascoltare il racconto di uno dei più grandi tecnici della storia del calcio. E che ha svelato retroscena anche sul presente del club.
I MERITI DI BERLUSCONI - “Il mondo calcistico si è svegliato con Berlusconi, un vero e proprio risorgimento per il calcio italiano, abbiano fatto finali di coppe, un dominio incontrastato e questo è partito dalla società, insieme a loro abbiamo preso i giocatori piu bravi del mondo e piu funzionali.
IL MILAN DI SACCHI - "Appena arrivai feci prendere Ancelotti, mi fidavo della sua generosità e della sua intelligenza. Ho sempre puntato sulla persona. Quando arrivai al Milan dissi ‘guardate che rischiate molto con me, ma solo per un anno perche l’anno prossimo smetto’. Io firmai in bianco, abbiamo vinto tutto. I giocatori del Milan davano tutto, erano professionisti. C’erano tre stranieri di grande livello insieme alla scuola italiana".
CONTAVA LA SQUADRA - "Cercavo di creare una squadra con movimenti perfetti. Lo si poteva fare solo grazie ad una grande società e con grandi persone. La pazienza non era il mio forte ma avevo uno staff eccezionale, ero esigente con me stesso e con gli altri. Non giudicavo il risultato ma la partita. Nella ricerca continua del miglioramento noi tiravamo fuori il massimo. Il gioco, il lavoro, le idee, migliorano il singolo. Il calcio per me era musica, bellezza. Al Milan volevamo divertire, vincere e convincere".
GALLIANI MI CHIAMA ANCORA... - "Prima di tutto ci vuole un grande progetto, una grande idea che faccia sognare tutti. Adriano ogni tanto mi dice di tornare ad allenare il Milan, ma non ho più l’energia per farlo. Ci sono tre allenatori sopra gli altri, come Guardiola, Mourinho e Ancelotti. Ce ne sono poi tanti altri bravi, un allenatore però lo crea la società“.
