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Alessandro Matri, ex attaccante della Juventus, ha parlato della gara di questa sera nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole della punta, oggi collaboratore di Simone Inzaghi alla Lazio.

 

Intervista a Matri sulla Coppa Italia

Stagione 2014-15 e vittoria della Coppa Italia?

 «Arrivai in prestito per sei mesi  giocai poco in campionato però in Coppa riuscii a ritagliarmi il mio spazio».

Miglior gara?

 «E’ stata la mia miglior partita in bianconero. Avevamo perso 2-1 allo Stadium, Tevez non stava bene e Allegri mi disse che avrei giocato io. Al Franchi segnammo io, Pereyra e Bonucci. Poi feci il 2-1 in finale nei supplementari contro la Lazio».

Alessandro Matri e la sua intervista su Pirlo

Pirlo?

«Ha sempre avuto qualcosa in più in campo, è un leader silenzioso che sta facendo valere le sue idee di calcio. Essere catapultato alla guida della Juve non è semplice, ho sempre pensato che avesse bisogno di tempo, però Andrea in poco tempo ha già dato la sua impronta alla squadra».

Conte invece ha iniziato il lungo ciclo bianconero. Riuscirà a vincere anche all’Inter?

«Io credo che abbia già fatto un grande lavoro, dando stabilità, credibilità e costanza. Non sempre si riesce a centrare lo scudetto al primo colpo, come gli era successo alla Juventus. Però l’Inter da due anni lotta per il titolo, non è più pazza come un tempo. Come stimoli Antonio non è secondo a nessuno».

Chi è più attrezzata per lo scudetto?

«Vedo Juve, Inter e Milan alla pari, però forse i bianconeri hanno qualcosa in più come rosa: possono permettersi di fare turnover massiccio e questo è un gran vantaggio in una stagione così congestionata»

Matri sulla gara di questa sera

Rimonta possibile e qualificazione in bilico?

«Aperta, perché un gol di scarto è troppo poco per sentirsi al sicuro. E poi tra le due squadre c’è stato il botta e risposta tra campionato e Coppa Italia: entrambe vorranno dimostrare di essere all’altezza dell’altra. L’Inter avrà più stimoli, avendo perso all’andata, e rispetto a San Siro avrà il vantaggio di avere Lukaku: mi ha sorpreso come si sia subito inserito nel campionato italiano, si vede la mano di Conte, che ha lavorato tanto su di lui. Una volta le big snobbavano la Coppa Italia, ora non è più così: un trofeo ti dà sempre soddisfazioni».