San Siro, minuto 79, ieri. Una partita non propriamente spettacolare da parte del Milan, viene interrotta dall'ingresso in campo - acclamato dall'ovazione del pubblico - di Gianluca Lapadula, ormai vero idolo del Meazza rossonero. Il quarto uomo alza la lavagna luminosa, e come sempre tutti si aspettano che ad uscire sia Carlos Bacca, autore fino a quel momento, ancora una volta, d'una prestazione deludente. E invece no: Montella cambia le carte in tavola, scompiglia tutto, e fa uscire Pasalic. A quel punto, con Niang e Suso ancora in campo, il 4-3-3 diventa 4-2-4, e le necessità di far gol un obiettivo da perseguire a tutti i costi. Lo spagnolo si fa ancora più largo, a destra; il francese si sposta a sinistra, ed al centro gli spazi diventano terra di conquista per l'italo-peruviano, che va a fiancheggiare il numero 70: a coprir loro le spalle, i soli Bertolacci e Locatelli. Spregiudicato, affamato, ed anche un po' fortunato, il Milan nel giro di 8 minuti trova il gol che vale tre punti: palla sporca in area, controllata con rabbia dall'ex bomber del Pescara, che poi da terra serve un pallone stupendo al nuovo compagno di reparto, che ha definitivamente allontanato ogni possibilità d'addio. Il gol gli vale il ritorno al tabellino dopo oltre 3 mesi - l'ultimo centro contro il Sassuolo, il 2 ottobre 2016 - ma soprattutto una nuova idea, per Montella: la possibilità di utilizzare contemporaneamente le sue due frecce offensive, soprattutto in caso di necessità. Senza Luiz Adriano - che sarà ufficiale domani allo Spartak - , d'altra parte, in panchina non restano alternative: ecco perché l'ipotesi 4-2-4 di venturiana ispirazione sembra irrealizzabile, se non a gara in corso. Una soluzione ci sarebbe, ma solo in teoria: andrebbe fatto fuori Niang, anche ieri opaco e confusionario, per lasciar spazio a Suso e Boneventura in fascia, con la nuova-strana coppia al centro, ed il francese pronto a rilevare chiunque, lì davanti. Ed in attesa che il mercato porti in dote quantomeno il rinforzo sulle ali che Galliani ha individuato come unico obiettivo possibile. Sarà Deulofeu? Probabilmente sì: "Il Milan ha già evidenziato la sua volontà scrivendola. Sarà l'Everton a decidere se concederci il prestito con diritto di riscatto", ha chiarito ieri l'AD.