In una lunga intervista al Corriere dello Sport, il direttore sportivo della Salernitana Morgan De Sanctis ha fatto il punto sul momento dei granata, ultimi in classifica dopo 14  giornate, ripartendo da alcuni errori commessi a inizio stagione, tra cui quello della riconferma di Paulo Sousa: "Era tutto lecito ma, come ha sostenuto il presidente Iervolino, in quel momento il rapporto con Sousa è diventato un amore viziato e ha prodotto scompensi".

Salernitana, il ds De Sanctis su Sousa

"Pensai che si potesse ricostruire una storia, eravamo sempre quelli che con lui subivano solo 1,25 gol a partita, ne segnavamo 1,43, ottenevamo 21 punti in 16 gare. Ma quel meccanismo virtuoso era saltato: la conferma sta nei tre punti in otto gare tutto sommato agevoli, negli infortuni e nelle conferenze stampa avvelenate che hanno reso complicata anche la gestione ambientale".

L'errore della riconferma di Dia

"Ora pare di sì, anzi le dirò, ci sta anche che qualcuno aggiunga: perché acquistarlo? Ma è stato il nostro centravanti principe, sedici gol alle spalle di Osimhen e Lautaro Martinez. Poi all’ultimo giorno di mercato, quando pur volendo non avremmo potuto far nulla per sostituirlo, spunta un’offerta irricevibile ed offensiva dall’Inghilterra per averlo in prestito: cosa avrebbero detto di noi, o anche solo di me, se avessi compiuto quell’operazione?".