Il giorno è finalmente arrivato. Luciano Spalletti è il nuovo tecnico del Napoli, e dopo le prime e già conquistatrici parole ai tifosi di qualche giorno fa è pronto a parlare per la prima volta da allenatore degli azzurri. 

La conferenza stampa sarà trasmessa dalla sala stampa del Konami Training Center di Castel Volturno, centro sportivo del Napoli. Accanto a Spalletti ci sarà Aurelio De Laurentiis, protagonista già qualche giorno fa con una conferenza fiume durata circa 2 ore. 

La conferenza sarà trasmessa in chiaro su Sky, alle ore 15 su Sky Sport 24. Sarà inoltre possibile seguire la conferenza stampa di Spalletti sui canali Facebook e YouTube del Napoli. La diretta testuale della conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti sarà qui disponibile, su Fantacalcio.it

La conferenza stampa di Luciano Spalletti 

"Buongiorno a tutti, un piacere ritrovarvi. Qualcuno già lo conosco, con gli altri ci sarà tempo. Se mi permettete faccio anche la prima domanda. Cominciamo subito con quello che può essere il programma. Saremo qui per qualche giorno, test, visite. E sistemare qualcosa del covid, tamponi e vaccini. Tutti vaccinati naturalmente. I 7 degli europei andranno in vacanza, verranno nella seconda parte a Castel di Sangro". 

"La condizione di Mertens... l'ho sentito il giorno prima e dopo l'intervento. Lui ha detto che avrebbe piacere di passare a salutare a tutti, ma qualche giorno in più a lui sarà concesso". 

IL PRIMO OBIETTIVO - "Allora il Napoli è una squadra forte. Sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere fino in fondo quanto ne è consapevole. Perchè poi essere forte se non sai di esserlo, a volte, non completa quello che deve essere il tuo comportamento. E' una cosa di cui mi renderò conto strada facendo. Da quando me l'hanno detto, che sarei stato l'allenatore del Napoli, non gli ho tolto mai gli occhi di dosso a questa squadra qui. Una squadra che mi piace, mi assomiglia. Ma bisogna entrarci dentro".  

TORNARE AD ALLENARE - "Ho avuto al possibilità di stare a casa. Ma a casa, per quelli come me, le cose sono facili da fare. Si vive in campagna e si sta con la famiglia, si guardano la partite. Vivere in campagna fa bene, rinforza i piedi, e siccome di strada ce n'è da fare avere dei piedi forti è una bella cosa. Io sono emozionato sempre, è un lavoro che mi piace".  

TOUR DELL'ANIMA - "Completo un po' il mio tour dell'anima. ho allenato a Roma nella città del papa ed eterna. San Pietroburgo degli zar.  A Milano moda e madonnina e ora allenerò il Napoli. Io a Napoli sono orgoglioso di venirci perchè siederò sulla panchina dove ha giocato Diego Armando Maradona, e poi il tour dell'anima perchè qui ci ha giocato lui ed è anche la città di San Gennaro. La città dove il calcio e i miracoli sono la stessa cosa". 

I TIFOSI DEL NAPOLI - "Ai tifosi del Napoli quello che gli dai te lo rendono con gli interessi. E' un proetto importante quello di allenare il Napoli. Mi piace lo slogan sarò con te, che poi è stato un po' la canzone di battaglia per tante partite. Mi piace particolarmente. Quello è un segnale, un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare le squadre con i calciatori e dentro gli ambienti di sport. E' una mano che ti tende la città, che noi dovremo stringere forte per provare ad arrivare lontano ma dimostrare di meritare di vestire questa maglia qui. Una squadra della città, in questa città sono quasi tutti tifosi del Napoli. E quindi noi dobbiamo restituire questo amore e questo affetto con comportamento e disponibilità in campo". 

INSIGNE - "Secondo me sarebbe meglio parlare prima con lui, che con voi, del nostro capitano. Però siccome ha sgrossato la domanda e io di Insigne ne parlo bene... si può fare, di non turbarlo. Io con Insigne ci ho parlato a telefono perchè gli ho fatto i complimenti dopo un gol in nazionale e gli ho detto che a me farebbe piacere questo percorso farlo con lui al mio fianco. Poi naturalmente ci sono altre questioni nel calcio, quelle le andremo ad analizzare quando lui tornerò. Poi gli si fanno i complimenti a lui e Di Lorenzo per un Europeo fatto in maniera spettacolare. Ha fatto vedere più volte il suo marchio di fabbrica, di che panni si veste. E qui ci si possono aggiungere anche i complimenti a Di Lorenzo, perchè è un giocatore completo. Calciatore forte fisicamente, presente e che si adatta a fare tutto. E si fanno i complimenti anche alla Nazionale e a Mancini. Sono convinto e sicuro che molti allenamenti sono fatti per fare gol e per andare a fare un calcio offensivo. Di questo gli si fanno i complimenti, anche se l'ultima partita - siccome voi siete bravi, conoscitori e attenti - ci si è trovato il pelo nell'uovo. Ma è lì che ha dimostrato completezza, perchè poi sarebbe stato un problema allungare la linea tra difesa e centrocampo. Perchè loro con questo palleggio hanno fatto vedere di essere tra i più bravi. Cosa che avevamo fatto noi sino a questo momento qui".

COSA CHIEDO A ME STESSO - "Mi sveglio sempre in forma la mattina. Poi mi deformo in base a chi trovo... ma per me non chiedo niente. Chiedo solo per il Napoli. Io sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli. Per fare più risultati possibili per il Napoli. Quella è la possibilità che ho di rimanere. Napoli è piena di uomini che hanno lasciato il segno, nella sua storia. E Napoli ama come nessuna città quelli che sono i propri eroi. Io e la mia squadra vorremmo diventare delle persone ricordate dai tifosi del Napoli e da Napoli città. E' questo quello  che chiedo". 

LA SERIE SU TOTTI - "Io sono contento di avergli dato la possibilità di fargli fare una fiction. Però posso assicurargli che aveva i contenuti anche per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e ricevuto delle critiche e se me lo avessero detto prima io un paio di scene le avevo.... bastava far vedere quelle e si completava quello che era l'audience. Io non voglio sottrarmi, perchè poi ci sarà spazio anche per le cose meno importanti. Ora però ce n'è una, quella di parlare del Napoli, di Napoli e dei calciatori del Napoli. Poi le cose meno importanti".  

QUANTO CAMBIERA' IL NAPOLI - "Chiaro che la prima caratteristica, la prima qualità deve essere quella di avere calciatori forti. Ci sono delle grandi squadre. Ma poi entrare in Champions... sarà la mia ambizione, la mia ossessione. Napoli ho letto più volte che è la città che ha più napoletani in giro per il mondo. Un motivo per non restare fuori dall'Europa che conta. Dopo è venuta fuori la dichiarazione che io terrei tutti. Questo innanzitutto era un tentativo di complimento, perchè questa è una squadra forte. Poi sappiamo che per contratti in scadenza, per il Covid e altre questioni il prossimo Napoli, anche per quello che ha detto il presidente, sarà differente da quelli precedenti. Ma noi siamo qui per questo, per tentare di costruirne un altro altrettanto forte". 

OBIETTIVI DI MERCATO - "Bisogna essere pronti a vedere quello che succede. Abbiamo staff e persone addette ad essere pronti e preparati su quello che potrebbe avvenire. Ma non solo noi, tutte le squadre di Serie A. Quindi poi io con il presidente ho parlato più volte, dopo che ho firmato il contratto. Ed è chiaro che poi fra di noi ci si dice anche qualcosa in più. Però quello per il momento non lo possiamo raccontare. Dobbiamo lavorarein maniera corretta e seria. E anche per via della qualità che abbiamo anche al di fuori, si va a occupare quelle caselle e spazio che una partita di calcio vuole. Ci dobbiamo mettere tutto lo spazio giusto, cercheremo di fare quello". 

AGGETTIVO PER IL NAPOLI - "Dobbiamo mettere in campo un calcio che somigli alla città, di cui gli sportivi ne siano orgogliosi. Come aggettivo, magari, mi può aiutare lei. Una squadra sfacciata mi piacerebbe. Di scugnizzi che credano nel proprio talento e che vadano a metterlo in pratica su qualsiasi campo. Mi piacerebbe assomigliasse a questo". 

EUROPA LEAGUE - "Competizione a cui tengo molto. Tengo molto alla Coppa Italia, al campionato, alle partite amichevoli, ad ogni allenamento. Ogni allenamento mette un premio giornaliero. Se ti alleni bene 7 giorni stai tranquillo che la partita la giochi meglio. SI fa le cose per bene, non si snobba niente. Io sono abituato quando si va in campagna, si va nel bosco, ci sono gli animali. Quello più feroce, anche per il più piccolo, ci mette tutta la forza. Non c'è una maglia per l'allenamento o le partite, c'è una maglia sola". 

LA SCORSA STAGIONE - "Gattuso ha fatto un lavoro splendido, so quelli che sono i suoi credo calcistici. Una persona passionale, che ci mette sentimento. Io quando ho giocato contro di lui ho visto che è un allenatore che sa il fatto suo. Ho sentito parlare... per quanto riguarda poi quello che possa essere successo, non lo so. E' mancato un risultato. Però per arrivare a quel risultato lì ne hanno vinte molti. Per una differenza reti si va fuori e si fa colpa al gol non fatto. Ma hanno pedalato. Anche se nel girone di ritorno ho sentito che ci stanno mettendo mano nel riorganizzare qualcosa... a volte ci sono dei momenti che si trovano squadre che probabilmente hanno meno da dire, a volte se ne trovano alcune che non hanno da dire niente e poi fanno delle grandi partite. Noi bisogna stare attenti a noi, mettere il massimo della forza. Guardare in faccia qualsiasi avversario". 

LA SERA DI INTER - JUVE - "Mi sembra ci sia stato anche un cambiamento nella classe dirigenziale dell'Aia. Tra l'altro io ne conosco molti, perchè sono abbastanza anziano. Per me diventa difficile andare a sindacare quello che può essere un episodio. Ne ho ricevuti anche a favore, qualcuno contro... io ho molta fiducia, e in generale mi fido di queste persone che ci sono adesso, perchè sono quelli che mi hanno arbitrato anche quando giocavo ed ero calciatore. Ho un rapporto molto amichevole dentro la professionalità. Sotto questo aspetto qui mi dispiace, non posso aiutarla". 

EMERSON - "L'ho chiamato? Non posso rispondere. Però è una cosa che è possibile sia anche avvenuta". 

OSIMHEN - "Attacca la profondità. Dentro gli spazi è uno che ha grandissime caratteristiche e qualità. Si danna per la squadra. Gli interessa coprire gli spazi e non lasciarli agli altri. La sua roba se la porta a casa da solo, di quello che è il comportamento, di ciò che deve fare. Un attaccante forte come Mertens, Petagna... ci vorranno tutti per arrivare in fondo". 

MODULO - "4-2-3-1 è la base. Poi se si parla di calcio attuale quelle più brave hanno fatto vedere sempre la qualità dei calciatori. Sono loro che contano e fanno la differenza. Poi il 4-2-3-1... e poi si modella con il possesso palla. Quasi tutte vanno ad occupare due piazzole sulla linea difensiva avversaria aperta a destra e sinistra per minare la solidità difensiva avversaria. E poi, per quello che hanno detto delle novità, si va alla ricerca di questo spazio in trequarti anche senza palla, perchè è questa sostituzione degli uomini e continuo affittare dei pezzi di campo e rilasciarli liberi affinchè ci venga a stare un altro. Li c'è la differenza: vado io, ci vieni tu. una rumba di posizioni, per non dare riferimento all'avversario. mantenendo poi quest'ampiezza. e lì poi la difesa a 3... in Italia siamo sempre stati un po' più attenti ad avere più uomini nella costruzione, che invece in zona trequarti, sopra la palla. addirittura a Coverciano parlano di costruttori e invasori. L'Atalanta ci ha insegnato, perchè l'Atalanta è la squadra a cui si deve fare troppi complimenti per i calciatori che prendono e il calcio che fanno. Bello chiaro il loro progetto quando li guardi. E loro ti mandano tutta questa gente. Mentre noi si diceva "quando perdo palla ho più uomini per la fase difensiva", mentre loro hanno più uomini per attaccarti subito alto. Poi ci si rende conto delle potenzialità che si ha a disposizione, delle caratteristiche". 

EUROPEI - "Novità che mi è piaciuta? Diversi calciatori mi sono piaciuti, anche di quelli che non sono tanto famosi. Però non si fanno i nomi. Ci piacciono più i nostri, i nomi si fanno dei nostri. Quello che mi è piaciuto è che ci sia stato equilibrio, si sono viste squadre organizzate". 

LA CURA SPALLETTI "Loro sono già in debito con me, tutti. Sono in debito con me. Per cui poi il motivo glielo raccontano i calciatori. Perchè sono in debito lo dirò a loro, però loro sono in debito con me."

FRASE TOPICA FUORI LA PALESTRA - "Non si possono fare paragoni con Mourinho. Lo ha detto lui oggi, no? Ha ragione. Secondo me Mourinho sotto l'aspetto motivazionale è uno dei più bravi. Le frasi si usano.... noi ne abbiamo già una sulla casacca. Sulla casacca di allenamento la abbiamo (Viene mostrata una maglia con scritto 'Sarò con te e tu non devi mollare', ndr)". 

MERET E OSPINA - "Due portieri importanti, da nazionale. Siamo contenti di avere due portieri di questo livello qui. Come si diceva prima, ci sarà bisogno di gestire molte partite e stress, anche momentanei. Si ha bisogno di 20 + 3 portieri calciatori forti. Avere due portieri forti, di grande livello, è un grande vantaggio".  

CALCIATORI FORTI.. - "Calciatore forte, mente forte. Io non motivo nessuno. Tu vieni e sei bello e motivato perchè giochi nel Napoli, c'è da andare di fronte a quelli che ti vogliono buttare di sotto". 

VAR - "Mette a posto tante situazioni. C'è un regolamento che dice bene posizioni e dinamica. Bisogna poi dargli anche un po' di interpretazione". 

DE LAURENTIIS - "Con De Laurentiis mi sono sempre trovato bene. Mi trovo bene con chi dice ciò che pensa, rispetto a chi pensa ciò che può dire. Io con lui le cose me le dico in faccia. Matrimonio lungo? Spero sia lunghissimo. E' chiaro poi che le cose vanno fatte bene, e c'ho i miei punti di vista e al presidente glieli dico, ecco. "