Marco Verratti, centrocampista della Nazionale italiana, è intervenuto in occasione della consueta conferenza stampa giornaliera dal ritiro di Coverciano. Queste le sue parole.
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Sulla finale
"Abbiamo visto la partita insieme. L'Inghilterra ha fisico, ha giocatori che anche tecnicamente sono bravi. Hanno meritato questa finale, Temere? Non lo so. Sarà una finale, vorremo entrambi vincere, incontreremo una grande squadra. Giocano in casa, in uno stadio che conoscono bene. Sarebbe un sogno poterla vincere così. E' facile da preparare. Chi gioca dall'inizio o solo un minuto dà la vita per questa squadra. Sono momenti che, anche se spero di no, potrebbero non ripetersi più. Non c'è bisogno di caricare la gara, tutti saranno al cento per cento. Certe gare bisogna vincerle e vogliono farlo anche loro che non hanno mai vinto. Saranno i dettagli a essere fondamentali, dovremo concentrarci sul gioco e scordarci il resto. C'è pressione, la squadra che ha più voglia di divertirsi, di prenderla più alla leggera, può avere un grande vantaggio".
Su Wembley"Molti sono abituati a questo clima, ci darà forza anche a noi. Giocare in un grande stadio, in una finale dell'Europeo, ci saranno grandi stimoli".
Sull'arbitro"Ci sarà un grande arbitro, che farà una grande partita. Non si farà condizionare da Wembley, sono abituati ad arbitrare in Champions, gare importanti. Non abbiamo timori".
Sul calcio italiano"I giornali francesi sono felici per noi, ci era mancata credibilità. In questo percorso abbiamo ritrovato il posto dove l'Italia deve stare sempre. A volte pensi solo al calcio, non ti rendi neanche conto di quello che sta succedendo. E' quel che non mi piace del calcio, tutto passa troppo in fretta, a volte non riesci a pensare neanche a una partita o a festeggiare. C'è sempre un'altra partita a cui pensare. Ora siamo focalizzati sulla finale, l'entusiasmo ti fa andare oltre, vedere la gente nelle piazze, i nostri amici, ritrovarmi qui con Insigne e Immobile dai tempi di Pescara e mai ce lo saremmo immaginati... Questo ci fa dare tutto, non ci fa avere rimpianti una volta finita la gara. Saremo in pace con noi stessi perché daremo il massimo".
Sulle condizioni fisiche
"Tre o quattro giorni dopo l'infortunio ho pensato di non farcela. Sono tornati gli incubi del 2016 ma grazie allo staff della Nazionale, sono riuscito a tornare e a farlo in ottime condizioni. Sono riuscito a giocare delle gare di fila senza dolore. Era dura stare qui".
Sul PSG"Donnarumma sta dimostrando di essere un grandissimo portiere, merita di essere in un top club Europeo. Merita la Champions che è il nostro obiettivo, sono felice per lui e per la squadra, può darti tanto. Ramos? Ha dimostrato di essere un campione, ha vinto tutto in carriera e può darci una mano. Sono contento che abbia scelto il progetto del PSG, dimostra il nostro grande lavoro. Stiamo facendo un grande lavoro, sono felice e non vedo l'ora di lavorare con lui".
Sul rigore per l'Inghilterra e su Sterling
"E' stato un rigore generoso, io non lo avrei fischiato. E' stato un gol importante, ci hanno vinto la partita, diciamo che è un rigore generoso- Sterling? E' fantastico, ogni anno dimostra di essere un grandissimo attaccante. Sta giocando un grande Europeo con l'Inghilterra".
Su Bonucci e Chiellini
"Più passa il tempo e più diventano forti. Ti danno quella fiducia che ti permette, da centrocampista, di poter pressare. Dietro siamo coperti da due Fenomeni, sono i più rappresentativi di questa Nazionale e siamo felici di averli in squadra".
Su Mancini
"Ha fatto un grande lavoro ovunque è stato. E' stato criticato in Inghilterra? Nel calcio basta non vincere per essere criticato, prima o poi tocca a tutti. I risultati, in questo mondo, sono la cosa più importante... Per noi ha fatto un risultato stupendo, per noi è speciale. Ci ha dato fiducia quando era persa a causa dei risultati, per delle situazioni spiacevoli. E' stato l'allenatore perfetto per ritrovare questo entusiasmo, per tornare a farci sorridere in mezzo al campo. E i risultati gli hanno dato ragione, sono 33 partite che non perdiamo. A voi piacciono i numeri e fa capire il suo lavoro".
